NAPOLI – Ospedali privati della Campania al collasso: a denunciarlo è la Confederazione italiana medici di ospedalità privata (Cimop) oggi riunita nell’assemblea regionale dei soci che denuncia: “1/5 delle strutture è in crisi, almeno 100 medici hanno perso il lavoro e a ottobre ci sarà il blocco delle prestazioni”. Medici e dirigenti sono quindi sul piede di guerra, all’orizzonte, temono, ci sarebbero ulteriori tagli nei finanziamenti da parte di Regione e Governo.

Giovedì prossimo una delegazione incontrerà il subcommissario regionale per l’Attuazione del piano di rientro sanitario, Mario Morlacco. “Oltre alla spending review che si abbatterà con violenza nel 2013-2014 – dice il segretario regionale Cimop, Pietro Ottomano – ci preoccupa molto un passaggio del decreto Balduzzi che prevede la chiusura delle strutture con meno di 80 posti letto. Questo manderà in mezzo a una strada almeno 11mila persone”. Secondo il sindacato, 1\5 delle strutture è in crisi, 100 medici hanno già perso il lavoro e per tutti gli altri ci sono contratti di solidarietà e forti ritardi nei pagamenti. In Italia, in 15mila, metà di tutta la forza lavoro, hanno un rapporto libero professionale che però maschera un lavoro dipendente e mal pagato, visto che in media gli stipendi sono più bassi del 20% rispetto a quelli dei medici dipendenti del Servizio sanitario nazionale. “Le prestazioni si fermeranno già a ottobre – prevede il direttore generale del gruppo Health care Italia, Filippo Tangari, a capo di due case di cura private a Napoli e rappresentante dell’Associazione italiana ospedalità privata (Aiop) – In base al riparto i volumi di prestazioni saranno sempre più poveri e sappiamo che il Fondo sanitario regionale destinerà alle case di cura un finanziamento ulteriormente ridotto facendo anticipare lo stop alle prestazioni”. “I medici – dice il segretario nazionale Cimop, Fausto Campanozzi – devono riprendere un ruolo centrale nella sanità del nostro Paese che è stata invece occupata dalla politica con i risultati che abbiamo sotto gli occhi. Nel corso degli anni non sono mancati dati allarmanti sul numero di cliniche che hanno chiuso e sui tagli tra il personale medico che opera nelle strutture private”. Nell’occasione dell’assemblea regionale, si è svolto anche il corso di aggiornamento sulla responsabilità medica civilistica. Un confronto sulle difficoltà nello stipulare le assicurazioni per aziende sanitarie e singoli dottori e sull’aumento delle azioni civili contro i camici bianchi.

 

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