Opere per 43 milioni nel porto di Castellammare di Stabia. È quanto risulta dal programma triennale 2014-2016 approvato dall’Autorità portuale di Napoli. Sono sei gli interventi fondamentali previsti per lo scalo stabiese: l’ampliamento della banchina (raddrizzamento dell’angolo interno) in modo da consentire un più lungo fronte di attracco per navi da crociera; l’ampliamento della banchina tra quella della Marinella e quella dei Magazzini Generali (raddrizzamento dell’angolo interno) in modo da disporre di un’area più ampia per le funzioni crocieristiche e del cabotaggio del golfo; il prolungamento del molo di sottoflutto ed escavo dei fondali; il prolungamento e sistemazione del molo ”Quartuccio”; la riorganizzazione del sistema fognario; la riorganizzazione e potenziamento del sistema energetico, anche in funzione dell’uso di fonti naturali. ”Abbiamo ottenuto quasi cinquanta milioni di interventi, da qui al 2016 – dichiara il sindaco Nicola Cuomo – fondamentali per rilanciare il porto di Castellammare”.
” L’obiettivo di questi interventi è il rilancio del porto e delle sue attività, in particolare nei tre settori: cantieristico, commerciale e crocieristico/diportistico – prosegue il sindaco – La relazione del programma triennale 2014-2016 evidenzia come l’Autorità Portuale punti sullo scalo stabiese soprattutto sul fronte crocieristico, individuando la posizione strategica del porto stabiese, a ridosso della penisola sorrentina e dei siti archeologici di Stabia, Ercolano e Pompei. Quindi continuando a dislocare parte del traffico passeggeri alle aree disponibili, che per adesso sono individuate nel molo di Sottoflutto e nella banchina Marinella. Il comitato portuale ha, però, considerato una crescita esponenziale del sistema crocieristico e l’importanza di decongestionare il porto di Napoli nei periodi di altissima stagione, con la prospettiva di inserire l’area stabiese e la città di Castellammare nelle attività promozionali dell’Autorità Portuale”. ”Ora ci concentreremo – conclude il sindaco – sull’approvazione del piano regolatore portuale che dovrà essere lo strumento urbanistico della consacrazione definitiva del rilancio del nostro porto”.