La decisione di Mauro Felicori di aprire la Reggia nel giorno di Pasquetta, come sapete anche dalle cronache dei giornali, ha diviso in due o più posizioni cittadini e lavoratori. La città ha gradito la scelta del direttore di garantire l’apertura del Monumento Vanvitelliano dopo tanti anni, seppur con qualche perplessità, d’accordo anche buona parte dei dipendenti: “Siamo dei professionisti abituati ad affrontare gli imprevisti”, non così però molti altri lavoratori, considerata la chiamata “in causa” con un fermo delle ferie pasquali. Saranno infatti 110 i custodi impegnati. Immediata però la convocazione delle sigle sindacali, Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl e Ugl Funzione Pubblica ad un incontro per chiarire e determinare le procedure di sicurezza in vista degli accessi del giorno 18 aprile, riunione alla quale Ugl, criticamente non ha preso parte, e ad una serie di altri incontri di rifinitura. La Cisl Funzione Pubblica di Caserta ha però scelto di rendere nota la propria posizione a sostegno di Mauro Felicori: “Dopo 25 anni – sottolinea Nicola Cristiani, Segretario Generale – ritengo sia giusto optare per un’apertura del Palazzo Reale nel giorno di Pasquetta, la società civile è cambiata, i condizionamenti e le pressioni di una coscienza civica comunitaria fanno sicuramente da contraltare agli scempi che ricordiamo negli anni 80 e inoltre l’ingresso a pagamento sicuramente scoraggeŕà comitive e gruppetti poco inclini al rispetto per i beni comuni. Inoltre dopo le assicurazioni del Direttore nel corso delle riunioni previste, nelle quali si è discusso di sicurezza con i rappresentanti dei lavoratori e con le istituzioni, in merito appunto alla gestione del complesso Vanvitelliano sopratutto in quel giorno, come sindacato riteniamo che sia invece un’opportunità per il personale dipendente aprire e dare dimostrazione di un’adeguata professionalità nell’affrontare momenti clou in generale e una giornata così particolare, eventualmente individuando e reprimendo sul nascere episodi non consentiti. In ogni caso ho chiesto sia personalmente che come Cisl Funzione Pubblica al Dirigente che possa veicolare in questi giorni una comunicazione anche via web, che passi attraverso i social network e i numerosi gruppi di pressione che lo abitano, che sia decisa, precisa e incisiva affinché nostalgici del pic nic selvaggio vengano severamente scoraggiati”.

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