Migliora la puntualità in Campania, ma la situazione resta difficile sul fronte dei pagamenti tra le imprese. Nel primo trimestre 2012 il 34,8% delle aziende campane ha saldato alla scadenza le fatture ai fornitori, rispetto al 31,96% del primo trimestre 2011. Questa perfomance vale il terzultimo posto in Italia: solo Sicilia (34,7%) e Sardegna (34,4%) pagano più in ritardo.
Il 54,2% delle imprese della Campania ha saldato le fatture entro un mese di ritardo, il 6,5% tra i 30/60 giorni di ritardo, il 2,7% dopo 60/90 giorni, l’1,1% dopo 90/120, lo 0,6% oltre i 120 giorni. A dirlo è l’analisi di CRIBIS D&B, la società del gruppo CRIF specializzata nella business information, che ha realizzato lo Studio Pagamenti della Campania relativo ai primi tre mesi 2012. La Campania presenta un quadro in miglioramento rispetto allo scorso anno, ma una sostanziale stabilità rispetto al quattro anni fa: si è passati dal 35,4% del 2008 al 34,8% di oggi. L’attuale percentuale di buoni pagatori appare ben al di sotto della media nazionale, pari al 46,6%. In regione, la provincia più puntuale è Benevento (con il 40,9% di imprese che pagano alla scadenza), seguita da Avellino (40,2%) e Salerno (39%). Più distanti si collocano le province di Napoli (31,4%) e Caserta (31,5%) che fanno registrare percentuali di “buoni pagatori” inferiori di circa 15 punti alla media italiana.