“Restiamo allibiti di fronte alle dichiarazioni dell’assessore regionale Edoardo Cosenza che, nel vuoto di risposte concrete mai arrivate nel corso del suo mandato, tenta di far passare, parlando del porto di Salerno, l’ordinario rilascio di un’autorizzazione sismica come un miracolo di San Gennaro. E’ a tutti evidente che Cosenza è alla ricerca di un’identità”. Ad affermarlo, è scritto in una nota, è Lina Lucci, segretario generale della Cisl per la Campania e coordinatore del monitoraggio della spesa dei Fondi Ue per il Mezzogiorno, ”commentando il comunicato stampa dell’assessore regionale ai Lavori pubblici nel quale si snocciolano i numeri degli appalti del Grande Progetto del Porto di Salerno e del Porto di Napoli”. “Avviare nel 2014 un cantiere finanziato con fondi della programmazione 2007-2013 – dice Lina Lucci – è una sciagura, non certo un fiore all’occhiello. Mi meraviglio ancora di come l’assessore Cosenza, mettendo a serio rischio la sua reputazione professionale e la sua credibilità istituzionale, abbia ancora il coraggio di vantarsi di essere il “coordinatore dei Grandi Progetti su delega del presidente Caldoro”, quando, a giudicare dai risultati raggiunti, ci interroghiamo sul ruolo che abbia concretamente svolto in questo importante segmento della spesa Fesr 2007-13, tenuto conto delle deludenti performance che hanno costretto Caldoro a mettere in campo in extremis un’azione di recupero con le procedure di accelerazione della spesa”. “Quanto ai ‘sentiti ringraziamenti’ rivolti al commissario Karrer per il lavoro che sta svolgendo, Cosenza dovrà spiegare molto presto a un’ampia comunità e soprattutto ai giovani della Campania perché si sia perduta un’altra straordinaria occasione di lavoro, quando all’Europa saranno restituiti quasi interamente i 154 milioni di euro stanziati sul Grande Progetto del Porto di Napoli. E dovrà anche spiegare cosa ha fatto, in questa come in altre occasioni, per evitare un grande imbarazzo a tutta la Giunta. Basta con questi giochetti di reciproci ringraziamenti tra uomini delle istituzioni che si coprono le spalle a vicenda, tentando di occultare le loro colpe agli occhi dell’opinione pubblica” conclude la leader campana della Cisl.