Dopo il comizio di piazza Massaro di domenica scorsa, Filippo Topo, candidato a sindaco con la lista “Unione democratica per Capodrise”, ritorna sulla questione dello stadio “Sant’Andrea”, al primo posto del suo programma elettorale ed oggetto di un project financing “poco chiaro” al punto da finire sotto la lente d’ingrandimento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione presieduta dal magistrato Raffaele Cantone. “Lo stadio – ha spiegato l’aspirante fascia tricolore – rappresenta un importantissimo punto di riferimento per i cittadini sia da un punto di vista sportivo sia per la sua valenza sociale. Bisogna lavorare per far sì che venga adeguato e restituito alla comunità capodrisana. In questo contestosaranno reperiti fondi regionali o comunitari per privilegiare una gestione diretta e pubblica della struttura. Solo qualora l’amministrazione comunale non riuscisse a sopportare gli oneri economici si può considerare la possibilità di affidarlo a privati, sempre nell’interesse collettivo, senza progetti lucrosi e con concessioni che non superino i 10-15 anni. La precedente amministrazione – prosegue Topo – ha preferito approvare un progetto finanza con la concessione per 30 anni del nostro Sant’Andrea ad un privato che, oltre a gestire l’impianto sportivo,potrebbe gestire anche l’area adiacente il campo sportivo per svolgere delle attività che nulla hanno a che fare con lo sport e con la collettività ma che, al contrario,rappresenterebbero esclusivamente gli interessi di pochi esponenti di una determinata parte. Bisogna bloccare questa possibilità – ha concluso – per fare in modo che lo stadio rimanga di proprietà dei capodrisani. Questa è la prima cosa che faremo dopo il 5 giugno: con noi sarà tutta un’altra storia”.