C’è stato l’abbraccio di Capua per il candidato sindaco del centrodestra Giuseppe Chillemi. Circa settecento le persone che hanno partecipato alla manifestazione di apertura della campagna elettorale che si è svolta presso il complesso Ferdinando e Carolina. Chillemi ha scelto una modalità nuova per incontrare i suoi elettori e i cittadini di Capua. Al suo fianco, infatti, non ha voluto nessun big, ma tutte le donne che sono scese in campo nelle sue otto liste. «Qualcuno parla di rinnovamento – ha esordito Chillemi – Questo è il rinnovamento, sono le nostre donne, le nostre future consigliere. Per noi, le donne sono dei pilastri del nostro progetto di governo, delle figure dalle quali partire per costruire la Capua del futuro, non dei riempilista, non uno scomodo intoppo che la legge impone per presentare le liste». Ed è in favore delle donne che arriverà uno dei primi atti dell’amministrazione Chillemi. «Abbiamo deciso di far partire uno sportello anti-violenza che rappresenterà lo strumento per aiutare tutte le donne vittima della violenza – ha precisato – Esperti del settore, offriranno un supporto psicologico alle vittime e alle loro famiglie, le aiuteranno a denunciare i soprusi, ad incastrare gli aguzzini. Lo sportello sarà l’arma in più per le nostre donne». L’avvocato non perde occasione per incalzare i suoi avversari politici. «Sento in giro tante fesserie sulle liste costruite ad arte da qualcuno che è bene chiarirlo si è visto chiudere la porta in faccia – ha sottolineato – Il 93% dei candidati delle mie liste è nuovo. Ho avuto l’onore di avere al mio fianco tanti giovani, tanti professionisti che hanno scelto di fare il loro esordio in politica per portare avanti il nostro progetto. È chiaro che della gestione passata ho tenuto il buono anche perché, fortunatamente, l’azione di bonifica politica l’abbiamo già fatta in questi cinque anni. Renzi parlava di rottamare. A Capua qualcuno lo ha preso in parola è ha messo assieme tutti i rottami politici del centrodestra, tutti quelli che non si sono più visti rinnovare una consulenza, un incarico, una nomina in un ente per incapacità manifesta o perché la legge non lo consente più». Chillemi assume una posizione decisa sul tema della legalità e della discontinuità che tanto clamore ha suscitato in questo primo scorcio di campagna elettorale. «Premesso che la legalità non è un concetto comparativo; cioè non esiste una cosa più legale o meno legale. Esiste un atto legale o uno illegale. Esiste vivere nella legalità o nell’illegalità – ha tuonato – Da Capuano mi sento offeso dal comportamento di qualcuno che ha deciso di mortificare la nostra storia, di metterla sotto i piedi solo perché ha pensato di cavalcare un filone modaiolo come la legalità. La nostra città è la regina del Volturno. Ma come è venuto in mente al centrosinistra, anzi ai rottami del centrodestra, di andare a scegliere una figura che non conosce Capua, che non abita a Capua, che a Capua starà un giorno alla settimana? Per sperare di vincere contro di me, hanno avuto la sfrontatezza, l’incoscienza di mortificare la nostra storia… Mi vergogno per loro… . Sento dire che alcuni amano dire di essere alternativi ad un sistema. Mi piacerebbe che spiegassero bene cosa significa questo concetto. Mio fratello non ha avuto alcuna presidenza di enti da Nicola Cosentino. Forse l’alternatività è questa… per cultura e per mestiere io sono un garantista. Sicuramente lo sono anche in questa circostanza. Mi sono solo limitato a raccontare un fatto». Chillemi ha anche fornito le linee guida della sua idea di città. «Capua deve essere una città accogliente, una città capace di attrarre persone, risorse, idee, uomini. Per rispondere a queste caratteristiche è necessario ripensare i due ingressi della città a Nord e a Sud – ha sottolineato – All’ingresso di Capua Nord rifaremo, da subito i marciapiedi per rendere più ospitale la città a chi si avvicina ad essa, mentre a Sud, assieme alla mia squadra sto già predisponendo una bozza di protocollo con l’Istituto autonomo case popolari per la riqualificazione delle palazzine Iacp. Per essere accogliente, Capua deve riappropriarsi della sua storia. E che storia, la nostra…. Dalla rivolta di Spartaco ai giorni nostri siamo stati sempre protagonisti…. E’ giusto ricordarlo anche con una toponomastica che rievochi tutti gli avvenimenti che hanno investito la storia della città. Rivoluzioneremo sicuramente il sistema delle strisce blù. I capuani non possono spendere così tanto per girare e parcheggiare per la città. Tra i primi atti che produrremo c’è quello di istituire una sorta di abbonamento per i cittadini di Capuani che consentirà delle tariffe agevolate per la sosta, mantenendo immutate, invece, quelle per i non capuani».

 

 

 

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