Il Governo Meloni approva il suo primo Documento di economia e finanza, stanziando 3 miliardi per il taglio del cuneo fiscale. A beneficiare della riduzione delle imposte saranno i redditi medio bassi fino a 35 mila euro, che quindi dovrebbero poter contare su 20 o 30 euro in più al mese in busta paga. Detto in modo semplice il Def è una sorta di dichiarazione che impegna il Governo a raggiungere obiettivi di stabilità e sviluppo del Paese nel contesto economico che stiamo vivendo. Il cuneo fiscale invece è la differenza tra quanto costa un lavoratore all’azienda in termini di stipendio, contributi previdenziali e imposte rispetto a quanto il dipendente percepisce come retribuzione netta. Più è elevato il cuneo fiscale, meno hanno potere d’acquisto le famiglie e più diventa difficoltoso per le aziende assumere nuovi lavoratori. Basti pensare che in media un’azienda spende il 210% della retribuzione netta che eroga al lavoratore. In pratica uno stipendio netto di 1.500 euro all’azienda costa 3.150 euro. Abbiamo parlato del taglio del cuneo con il deputato di Fratelli d’Italia Marco Osnato, presidente della commissione Finanze della Camera.
Mario De Michele
LA VIDEO INTERVISTA A MARCO OSNATO