AVELLINO – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Movimento 5 Stelle di Avellino. “Abbiamo espresso più volte giudizi critici rispetto all’operato del Commissario prefettizio, Cinzia Guercio. Tante cose non ci hanno convinto.

Non hanno deposto a suo favore la costante mancanza di comunicazione sul lavoro svolto né l’ingiustificato diniego ad incontrarci sulle questioni sacrosante che il Movimento 5 Stelle ha sollevato e solleva sul parcheggio interrato di Piazza Libertà. Un’opera non soltanto inutile ma anche dannosa: basti considerare l’ennesimo danno economico che risulterà a carico dei commercianti della zona, costretti a vedere transenne e sbarramenti davanti alle loro botteghe sempre se riusciranno a sopravvivere alle operazioni già in atto per il prosieguo del tunnel. Un progetto con una quantità di errori di procedura tali da spingere un qualsiasi Procuratore della Repubblica a fermare lo stato dell’arte.

Non ci è piaciuta la vicenda della documentazione sull’ex Eliseo negata alle associazioni che ne tentano il recupero, così come crediamo sia un imperdonabile errore far rientrare nei beni alienabili del Comune la Casa del “Victor Hugo”, stralciata dall’elenco precedente grazie alla pressione degli intellettuali avellinesi ed ora inspiegabilmente riapparsa con una base d’asta semplicemente ridicola, dato il valore storico dell’immobile.

Di certo, il palazzo della Dogana va salvato e si dovrà trovare un modo per farlo, ma per il resto sulla questione dei tagli il Commissario ha ragione. Perché riafferma un semplice principio di buon senso: si procede agli interventi quando si hanno fondi sufficienti a farli. Purtroppo le esigenze “elettorali” spingono troppo spesso a fare promesse che poi non si possono mantenere, si generano ad arte illusioni per strappare voti, facendo intravedere appalti e posti di lavoro inesistenti.

La malapolitica ci ha abituato a sogni mirabolanti di “ponti sullo Stretto” declinati in salsa locale, ennesimo specchietto per quelle allodole colpevoli di cascarci praticamente da sempre. Con l’onestà intellettuale che ci contraddistingue, dal momento che abbiamo le mani libere da ogni genere di compromesso, così come abbiamo aspramente criticato l’agire del Commissario oggi possiamo affermare che il principio che anima questa decisione ci trova concordi e non ci costa dire: questa volta Guercio ha ragione”.

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