Sarà una sfida dalla forte connotazione politica quella per l’elezione indiretta del presidente e del nuovo Consiglio provinciale di Avellino che si terrà il prossimo 9 ottobre. Due i candidati alla presidenza, Paolo Foti, il sindaco Pd di Avellino, e Mimmo Gambacorta, sindaco di Ariano Irpino, la seconda città della provincia, vice coordinatore regionale di Forza Italia. Quattro le liste che sostengono Foti: quella del Pd, di Alleanza Civica (costituita da Sel, Scelta Civica e da Irpinia di Base, l’associazione della consigliera comunale di Avellino Enza Ambrosone, di recente uscita dall’Udc); la lista Davvero, presentata dal consigliere comunale di Avellino, Gianluca Festa (Pd), e quella della Costituente Popolare-Udc. Con Gambacorta, sono schierate la lista di Forza Italia e quella del Ncd, che in Irpinia fa riferimento al presidente del Consiglio regionale, Pietro Foglia. A sorpresa, Ciriaco De Mita, che nei mesi scorsi aveva auspicato una soluzione unitaria tra tutti i partiti maggiormente rappresentativi, ha schierato l’Udc nel campo del centrosinistra, rompendo di fatto l’alleanza con il Pdl del senatore Cosimo Sibilia, durata quattro anni nel governo dell’amministrazione provinciale di Avellino. La svolta è stata anticipata dall’ex presidente del Consiglio nel convegno dell’Udc a Chianciano, quando annunciò che “la collocazione della tradizione del popolarismo, di fronte al tentativo di ricostruzione di un’area guidata dal pensiero di Silvio Berlusconi” non può che essere quella “al confine con l’area di centosinistra”. Fibrillazioni ci sono anche all’interno del Pd, dopo la lista presentata dall’area ecologista-riformista di Festa. Il segretario provinciale, Carmine De Blasio, ha ribadito che “liste diverse da quella ufficiale sono frutto di ambizioni personali che minano l’autorevolezza del partito” e promette di applicare le regole interne: “Non ci sono liste di minoranza del partito e quando questo è accaduto, si è provveduto a norma di Statuto, alla cancellazione dei responsabili dall’albo degli iscritti”. Sessantasei sono i candidati ai dodici seggi previsti per il consiglio provinciale irpino, tra questi 18 sindaci; 9 assessori comunali, 34 consiglieri comunali e 5 consiglieri provinciali uscenti: 1.281 gli aventi diritto al voto in rappresentanza di una popolazione di quasi 430 mila abitanti.