SOLOFRA – “La giunta municipale non ha approvato alcun piano industriale ma ha solo preso atto della nota di Irpiniambiente con la quale la società di Avellino valutava le modalità programmatiche per lo svolgimento del servizio di  gestione di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani”. L’ex sindaco di Solofra, prof. Antonio Guarino, chiede chiarimenti all’amministrazione Vignola e all’Ufficio Tecnico di Palazzo Orsini circa modalità e costi del nuovo piano industriale di raccolta differenziata.
“Da una attenta lettura della delibera GM n° 170 del 6.5.2011 – scrive Guarino al sindaco Michele Vignola –  si evince chiaramente che questo atto non ha approvato alcun  piano industriale. Più semplicemente, al punto 1), prende atto ed approva una nota della società “Irpiniambiente S.p.A.”  del 03.05.2011  con la quale si sono valutate le modalità programmatiche per lo svolgimento del servizio di  gestione di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani… riservandosi (punto 2), successivamente ed appena in possesso, l’approvazione del  completo piano di servizio per il Comune di Solofra, redatto dalla società Irpiniambiente S.p.A., con eventuale, emissione di un ruolo suppletivo a totale (100%) copertura della spesa”.

“La delibera GM n° 28 del 7 marzo 2013, che indica un costo di 108,63,  euro annuo per abitante compreso I.V.A., non fa alcun riferimento alla delibera GM n° 218 del 07/06/2012 (omette un fatto  storico incontrovertibile?) con la quale la stessa amministrazione Vignola, al punto 2), approva per l’anno 2012 il costo complessivo del servizio integrato dei rifiuti solidi urbani (tariffe etc) come da prospetto  “B”  per un ‘costo totale’/abitante di euro 192,29, dato quest’ultimo che viene fuori da un semplice calcolo: costo totale  2.378.821,00/ 12.371 abitanti = 192,29 per abitante “.

Di qui la richiesta di Guarino “… di indicare con esattezza il costo reale totale per abitante del servizio rifiuti per l’anno 2013; di specificare tutte le singole analitiche voci che danno luogo al costo totale del servizio rifiuti per l’anno 2013 che non sono indicate nella delibera n° 28/2013”. 
E ancora, Guarino chiede “… di specificare tutte le singole analitiche voci che danno luogo al costo totale del servizio rifiuti per l’anno 2011 (delibera GM n° 170/2011) e  2012 (delibera GM n° 128/2012) atteso che da semplici calcoli risulterebbero i seguenti costi annui:
a.    Piano 2013 “valore complessivo”  di euro 2.425.262,33 pari ad euro 196,04 per abitante (2.211.402,78 +32.500,00 +80.700,00  + 100.659,61/12.371 = € 196,04);
b.    Piano 2012 costo complessivo del servizio integrato dei rifiuti solidi urbani (tariffe etc) come da prospetto  “B”  costo totale per abitante di euro 192,29  (costo totale  2.378.821,00 : 12.371 abitanti = 192,29 per abitante);
c.    Piano 2011“valore complessivo”  di euro 2.317.978,61 costo totale per abitante di euro 187,37 per abitante (1.738.843 + 319.135,61 + 260.000,00/12.371 = € 187,37)”.

“Perché nella delibera GM 28/2013 non sono rese pubbliche le note della società Irpiniambiente S.p.A. indicate al punto 1) del deliberato che  costituiscono parte integrante e sostanziale dell’atto stesso? In base a quali criteri si afferma nella delibera GM 28/2013  che l’approvando piano industriale è quello economicamente più vantaggioso? Come si fa a dirlo se non si conoscono offerte di altri operatori? Con quali criteri oggettivi (prezzo, pregio tecnico, qualità, mezzi utilizzati, costo del servizio, assistenza tecnica, etc) nella delibera GM 28/2013 è stata valutata ex art. 83 del D. Lgs. 163/06 come “economicamente più vantaggiosa” l’offerta proposta da  Irpiniambiente? Quale “commissione di esperti” nominata ex art. 84 del D.Lgs. 163/06 (codice degli appalti) ha effettuato la valutazione “dell’offerta economicamente più vantaggiosa” di Irpiniambiente? considerato che dal 1° luglio 2013 il comune di solofra non è più obbligato a rivolgersi ad irpiniambiente, quali sono i motivi che impediscono di  indireuna  gara di appalto pubblica? In  media, a seguito di gara d’appalto si può risparmiare sul servizio dal 20% al 25%. Una bella somma (quantificabile in oltre  500 mila euro) che rappresenta  un bel risparmio per cittadini. perché  l’amministrazione vignola vuol sottrarre ai cittadini questa possibilità di risparmio?”, conclude Guarino.

 

 

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