Se in mano hai due di coppe quando la briscola è spade potrebbe essere sfortuna. Le carte, quelle da gioco, spesso sono beffarde. Ma a Briscola se sul tavolo c’è spade e tu rispondi a coppe, per non dire a c…, significa che non conosci nemmeno le regole. E a quel tavolo non potresti nemmeno sederti. È la netta sensazione che hanno avuto tutti i partecipanti alla commissione Lavori pubblici e Personale che si è tenuta ieri al comune di Aversa. Quando i componenti dell’organo consiliare hanno chiesto a Francesco Sagliocco perché nella precedente riunione, con all’odg la cronica carenza di dipendenti, non li avesse informati del bando indetto per l’assunzione di 5 nuove unità tramite avviso riservato al personale del Consorzio Unico di Bacino, l’assessore al ramo ha risposto come un bambino delle materne al cospetto di una commissione formata da Einstein, Newton, Galiei e Fermi. Qualcuno nutre fondati dubbi che quest’ultimo, Enrico Fermi, sia per Sagliocco il liceo scientifico di via Fermi, appunto, non uno dei più grandi scienziati della storia. Di fronte al fuoco di fila di domande sul suo silenzio, incomprensibile e gravissimo sotto il profilo politico-amministrativo, l’assessore al Personale non guardava nemmeno in faccia i suoi interlocutori. Il suo sguardo era fisso nel vuoto come quello di Homer Simpson quando nel suo cervello prende vita l’unico neurone attivo. Ci scusiamo in anticipo se il mitico capofamiglia dei Simpson si sentirà offeso dallo scortese accostamento a Sagliocco. Oltre al presidente di commissione Pietro Giglio, alla riunione erano presenti i componenti dell’opposizione Dino Carratù e Mario De Michele e il presidente dell’assise Giovanni Innocenti, in qualità di “tutore” di tutti i consiglieri comunali (sic!). Un po’ come mettere un piromane a capo dei vigili del fuoco. Nulla di così strano in un’era in cui Aversa sembra come Roma sotto Nerone.

Presente anche la dirigente Paola Oro che, giustamente, ha fatto presente agli astanti che nella precedente riunione non ha fatto cenno all’avviso pubblico essendo un atto gestionale prerogativa dell’area Patrimonio e Demanio. Tutti hanno compreso e condiviso il succo del ragionamento della dirigente Oro, tranne Sagliocco che continuava a fissare un fantomatico puntino nel vuoto con occhi assenti e privi di luce, sintomatici di un bagaglio di idee scarno e confuso. Infatti quando è toccato a lui fornire spiegazioni ai membri della commissione sulla mancata comunicazione dell’avviso pubblico è andata in scena una versione riveduta e corretta di “Mamma ho perso l’aereo”. Il nostro assessore non ha per nulla compreso che il provvedimento sulle nuove assunzioni ha un’evidente valenza politica e amministrativa. Se la carenza di personale provoca inevitabili disservizi ai cittadini non implica c’è o no una responsabilità politico-amministrativa? Certo che sì. Ma Sagliocco, quando si parla di politica e di amministrazione, è come un vegano davanti a menù con solo piatti a base di carne cucinata al sangue. Che dire? Niente di che. Questa vicenda è semplicemente l’ennesima conferma che nella giunta di Aversa c’è un assessore speciale. Che fortuna.

Mario De Michele

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