Se chiedessimo a qualsiasi turista, eschimese incluso, qual è il simbolo di Aversa ci risponderebbe in un batter d’occhio: l’Arco dell’Annunziata. L’arco decora Porta Napoli, l’ingresso della città. Edificata nel 1518, è il suo monumento simbolo. Porta Napoli è meglio conosciuta come Arco dell’Annunziata perché è integrata nel complesso dell’omonima chiesa. Una delle principali caratteristiche della struttura è l’orologio bifronte, aggiunto nel 1776 come ornamento. La storia di Aversa è legata proprio all’orologio posizionato nella parte superiore. L’orologio bifronte è tuttora motivo di scherno per gli aversani che vengono accusati di avere due facce, cioè di essere ipocriti, proprio come l’orologio di Porta Napoli. Da molto tempo l’orologio è fermo alle ore 12:35 perché i meccanismi di ingranaggio non sono funzionanti. Ma finalmente il Comune ha affidato i lavori di “ripristino e rimessa in esercizio”. La determina è stata adottata lo scorso 15 luglio da Danila D’Angelo, dirigente dell’area Tecnica Manutentiva. Rilevando che “è urgente ed improcrastinabile procedere all’esecuzione di interventi tesi a ristabilire l’originario funzionamento dell’elemento simbolo della città di Aversa al fine di evitarne il progressivo deperimento oltre che a salvaguardare il decoro e l’immagine dell’Ente stesso, nonché in ultimo per dar corso alle continue richieste sollecitate dalla cittadinanza”, la dirigente ha proceduto all’affidamento diretto dei lavori senza ricorrere al Mepa (Mercato elettronico della pubblica amministrazione) essendo sotto la soglia di 5mila euro. L’appalto è stato affidato alla ditta “Giannattasio Campane” di Pontecagnano che ha protocollato un preventivo di 3.806,40 euro, costo ritenuto congruo. Si tratta di un’azienda di comprovata esperienza, per cui si spera che l’orologio dell’Arco dell’Annunziata torni a segnare l’ora esatta. Peraltro la stessa dirigente D’Angelo è di Pontecagnano. Un motivo in più per auspicarsi che l’orologio torni agli antichi splendori.
Mario De Michele
