Roma, 27 dicembre 2018. Primo Governo Conte. In 17 ore la commissione Bilancio della Camera approva il disegno di legge sulla Finanziaria. La Manovra si compone di 1.143 commi. Aversa, 22 novembre 2024. Amministrazione Matacena. In 14 ore il consiglio comunale approva tre punti all’ordine del giorno: la rimodulazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, la restituzione del fondo di rotazione e la variazione del bilancio di previsione 2024-2026. Se fossero state discusse anche le mozioni e le interrogazioni, rimandate alla seduta successiva, il civico consesso sarebbe durato probabilmente un mese con i membri maschili dell’assise vestiti da Babbo Natale e il sindaco da Bambinello. Per fortuna non è avvenuto. Matacena nudo sarebbe stata un’immagine raccapricciante. Invece sarebbe stato un gioco da ragazzi trovare gli asinelli. Durante il consiglio comunale si è svolto il concorso a premi “Il più asino del pianeta”. Che ha fatto registrare una nutrita partecipazione, andata ben oltre le più nere previsioni. Alla prima vera prova un po’ più impegnativa la maggioranza ha mostrato un deficit strutturale sia sul piano politico che su quello amministrativo. La gran parte dei consiglieri che appoggia l’esecutivo si è dedicata ai fatti propri senza mai chiedere la parola. Se andassero ancora di moda i giornali si sarebbero messi a sfogliare il quotidiano preferito. Per passare il tempo in modo più utile hanno armeggiato per 14 ore sul telefonino distogliendo lo sguardo dal display per i pochi secondi necessari ad alzare il dito. Qualcuno di loro ha chiesto se andava bene il pollicione, in stile emoticon. Il presidente dell’assise Giovanni Innocenti, nella speranza di non essere notato, ha fornito precise spiegazioni: “Bisogna alzare il dito indice, non confondetevi con il medio, mi raccomando!”. I consiglieri hanno capito. Innocenti si è passato un fazzolettino sulla fronte madida. Fiuuuu! Prossimamente non è escluso un ordine del giorno sulle modalità di voto. Prima di allora saranno impartite lezioni serali sul nome delle falangi delle mani. Essendo il suo tormentone, il vicesindaco Alfonso Oliva avrà pensato: “Dilettanti allo sbaraglio”. Ops! Tra i dilettanti ora c’è in prima fila anche lui. Che in verità in questa folta schiera si è già contraddistinto con ottimi profitti: una determina, da lui sollecitata, annullata in autotutela perché illegittima e una comunicazione a sua firma ai creditori del comune, per la serie: “Se volete soldi che vi spettano dovete passare da me”, c’è puzza di ingerenza.
SCONTRO INNOCENTI-MATACENA-D’AMORE SUI CONTI
Difficile dire quale sia stato il clou del consiglio. Se ne sono viste di tutte i colori. Uno dei momenti più concitati è stato il duello sui numeri tra Innocenti e Mariano D’Amore. Sulla rimodulazione del piano di rientro finanziario l’assessore al Bilancio ha presentato un emendamento. Ma quando ha fatto riferimento alla pagina del documento da emendare il presidente dell’assise ha notato una discrepanza tra la documentazione in suo possesso e quella alla quale faceva riferimento D’Amore. A quel punto Innocenti ha chiesto spiegazioni. Cosa era successo? Al timoniere del civico consesso era stato inviato un carteggio, probabilmente la bozza del piano, diversa da quella consegnata ai consiglieri comunali. Infatti tabelle, numeri e alcune frasi divergevano. Il leader di Aversa Moderata si è inca…to al punto da rivolgersi a Matacena dicendogli, traduciamo dal vernacolare: “Franco, questo a me non lo fai, hai capito?”. Come per dire: “Non sono scemo come gli altri”. Dopo aver informato i consiglieri dell’accaduto, Innocenti ha interrotto i lavori e ha preteso un nuovo parere dei revisori dei conti. I membri del collegio sono stati contattati a tarda ora. Uno di loro era piuttosto lontano, a Mondragone, perché tutte le strade portano a Mondragone, ma è stato comunque possibile ottenere un nuovo parere positivo. Innocenti batte D’Amore 1-0.
OLGA DIANA PRESENTA UN PROGETTO, TURCO NON VOTA
Un vero e proprio psicodramma politico-amministrativo è andato in scena sul progetto per il trasporto scolastico sostenibile per l’acquisto di bus elettrici. Se n’è occupata, a detta di tanti, male Olga Diana. L’assessore all’Ambiente avrebbe presentato in assise un progetto scaduto. Il dubbio è sorto a Mario De Michele de La Politica che serve, il quale ha chiesto se al vaglio del civico consesso “ci fosse il progetto del 2021 varato dall’amministrazione Golia o un nuovo progetto”. Altra interruzione, altro caos nella maggioranza. Il capogruppo di Noi Aversani Federica Turco ha chiesto a gran voce chiarimenti. Diana è apparsa un po’ smarrita. Alla fine il progetto, rientrante nel Programma di finanziamento per la promozione del trasporto scolastico sostenibile, è passato tra le polemiche senza il voto della Turco, che si è giustificata asserendo di essersi allontanata dall’aula per aver ricevuto una telefonata importante. Innocenti non è scemo, Turco nemmeno.
L’assessore D’Amore è stato coinvolto in un altro tamponamento sulla rimodulazione del piano finanziario. De Michele gli ha fatto notare che “bisognava rimodulare anche la massa debitoria, in virtù della restituzione del fondo di rotazione di ben 7,5 milioni di euro”. Che cos’è il fondo di rotazione? Una sorta di prestito che lo Stato concede agli enti locali. Per De Michele e gli ex esponenti dell’amministrazione Golia la restituzione è stata possibile grazie “alla politica di risanamento dei conti pubblici messa in atto dalla passa gestione”. E in effetti è così, nonostante che alcuni esponenti della maggioranza, ovviamente via social, stiano cercando di fra credere ai cittadini che anche gli “asini volano”. Come autocitazione non è male. Per contestare l’errore a D’Amore il consigliere De Michele ha usato una metafora: “È come se facessimo il cambio gomme all’auto senza fare la convergenza”. Per ribadire che bisognava “rimodulare” anche la massa debitoria. De Michele-D’Amore: 1-0.
Conclusione. In 5 mesi di gestione la giunta e la maggioranza hanno confermato un dubbio sorto già alla vigilia della campagna elettorale: la coalizione civica è nata per vincere a ogni costo, poi se riuscirà pure a governare tanto meglio. Finora, al netto delle manifeste incapacità dei singoli, non c’è una visione della città. Né si è visto il marchio di Matacena che non ha ancora impresso un cambio di passo. Anzi, l’autorizzazione della giunta a realizzare 4 campi da padel e 3 da tennis a ridosso del cimitero va, per dirla con un cantautore-poeta, “in direzione ostinata e contraria” rispetto allo slogan elettorale “Aversa virtuosa”. E c’è qualcuno che inizia a dire che il sindaco è “un diavolo vestito da angelo”. Altro che Bambinello.
Mario De Michele