Il presidente della Regione, già nelle prossime ore, potrebbe revocare l’incarico nei confronti del direttore generale Giampiero Berruti, designato appena dieci giornifa alla guida dell’Asl di Benevento. Alla base del dietrofront del governatore c’è, come anticipato da Repubblica, la carenza di un requisito di legge indispensabile per svolgere le funzioni di manager: 5 anni di ruolo di vertice sanitario. Possibile che la commissione non abbia esaminato a fondo il curriculum? Vediamo. Berruti fino a qualche giorno fa era commissario straordinario dell’azienda ospedaliera Rummo, sempre a Benevento. L’incarico gli era stato affidato perché era il più anziano dirigente. Ma già allora la nomina di direttore sanitario era stata contestata dall’Anmdo (associazione direttori sanitari) che aveva rilevato per Berruti la mancanza della posizione di primario necessaria. Sulla vicenda starebbe indagando l’autorità giudiziaria. Insomma, per la Regione, Berruti i titoli li avrebbe avuti se a monte la sua nomina precedente a direttore sanitario fosse stata legittima. Un po’ come un “maggiore” di carriera militare: nominato generale senza prima avere avuto le stellette di colonnello. Chirurgo di professione, Berruti era stato scelto dal manager Rosario Lanzetta come dirigente di struttura semplice dipartimentale nell’ambito della chirurgia dell’azienda Rummo di Benevento. La querelle è tutta nella parola struttura “semplice”: solo quella “complessa” individua infatti la funzione di primario. Quindi Berruti non avrebbe svolto per cinque anni il ruolo che gli avrebbe consentito poi di essere inserito nell’albo degli aspiranti manager. Nonostante l’ostacolo però, il suo nome figura nell’elenco. La Regione quindi non avrebbe responsabilità, visto che la selezione deve far riferimento all’albo? Sì, se bastasse la semplice iscrizione nell’elenco. E su questo punto i tecnici esprimono perplessità: la giunta prima della nomina avrebbe il compito di verificare il possesso dei requisiti. L’allarme è partito poche ore dopo la nomina. Un allarme che ha fatto drizzare le antenne a Palazzo Santa Lucia. La spia di qualcosa che non era andata per il verso giusto si è avuta quando alla delibera di giunta che designava i neomanager è seguita la procedura dei decreti per ogni singolo direttore generale. Il documento di ratifica c’è stato per tutti, ma non per Berruti. Tant’è che, a diversi giorni dalla nomina, risulta ancora operativo come commissario della Asl di Benevento Franklin Picker.

 

 

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