Le agenzie di stampa hanno dato ieri notizia della richiesta di chiarimento che il Gse ha indirizzato alla Regione sulle autorizzazioni di 58 pale eoliche tra Campania e Molise. Il Direttore degli Affari Legali del Gestore nazionale dei servizi energetici vuole capire meglio l’iter autorizzativo delle centrali che sorgeranno tra i comuni di Circello, Santa Croce del Sannio e Morcone. L’interessamento nasce da una esplicita istanza inviata dal consigliere regionale Giulia Abbate (Pd) e dal vice presidente del Molise Michele Petraroia (Pd), dove si lamentava il mancato coinvolgimento degli uffici molisani del Ministero dei Beni Culturali e della Regione Molise, sollevando dubbi sulla correttezza del procedimento. “Questo atto – dichiara Abbate – rende necessaria una verifica esaustiva e definitiva sulle procedure. Sarà mia cura portare il caso anche in Commissione Trasparenza. Lo sviluppo delle energie rinnovabili è un obiettivo sacrosanto, ma nel rispetto del territorio e del patrimonio storico. La mancanza di una programmazione oculata dei parchi eolici ha prodotto una crescita disordinata, slegata anche da una visione politica del futuro. Se il coro di chi difende l’agricoltura di qualità e la vocazione turistica è sempre più nutrito, allora le forze politiche dovrebbero sentire il dovere urgente di chiedere rispetto ai privati che investono sui nostri crinali. In tutto questo la Regione Campania non può svolgere il ruolo di burocrate neutro. La sostenibilità è un concetto ampio, che comprende non solo la produzione energetica ma anche la tutela dell’ambiente, del paesaggio e delle vocazioni territoriali. Se la stessa Unione Europea nella nuova Pac riconosce agli agricoltori il ruolo di sentinelle ambientali, dovremmo interrogarci sul destino di ampi pezzi della nostra provincia dove il lavoro scompare e i giovani scappano via”.