Le Province “devono poter disporre delle risorse finanziarie, di personale e strumentali necessarie per l’esercizio delle loro funzioni fondamentali e per la garanzia dei servizi essenziali per i cittadini ed i territori. Occorre rivedere la coerenza e la congruità delle misure finanziarie adottate ed esercitate con continuità ed in settore di notevole rilevanza sociale in maniera manifestamente irragianevole”. Queste affermazioni non sono state rese dal Presidente della Provincia di Benevento Claudi Ricci, ma sono invece parte integrante del Documento consegnato nelle scorse ore dalla Corte dei Conti alla Commissione Parlamentare per il federalismo fiscale. La Corte dei Conti ha stigmatizzato lo smantellamento delle Province quali enti di rilievo costituzionale mediante una tecnica che ne minato le basi economiche per una riforma da compiersi negli anni ma bocciata dai cittadini con il referendum del 4 dicembre scorso. La ferma presa di posizione della Magistratura contabile consegnata al Parlamento è stato oggetto di una Conferenza di servizi tra i responsabili politici ed amministrativi delle Province italiane, cui hanno preso parte il Presidente Ricci ed il Segretario generale Franco Nardone. Il Presidente Ricci, a tale proposito, ha commentato: “Un Organo terzo e di indubbia autorevolezza ha confermato quanto andavo sostenendo da 3 anni a questa parte. Io dicevo che i tagli indiscriminati imposti ai Bilanci delle Province impedivano gli interventi a tutela dei nostri territori esponendo l’Enti, gli amministratori e i dipendenti ad una profluvie di critiche per la paralisi operativa. Le nostre argomentazioni da alcuni sono state tacciate di essere autoreferenziali e autoassolutorie. Oggi invece è la Corte dei Conti che sottolinea l’assurdità di una situazione che ha tenuto formalmente in vita le Province, ma di fatto ne ha bloccato i servizi in attesa di una rifoma che tuttavia non verrà perché respinta dai cittadini. La Provincia di Benevento, come tutte le altre, ha vissuto tre anni difficilissimi, ma ha tenuto nonostante tutto i conti in ordine, ha governato senza traumi l’esodo del proprio personale e dei servizi ed ha comunque garantito le funzioni fondamentali. Ma è ora di voltare pagina. Il Parlamento ed il Governo debbono prendere atto di un Documento presentato da un Organo contabile che non può certo essere tacciato di essere mai stato tenero nei confronti degli Enti Locali. Ci aspettiamo di poter avviare nuove politiche di investimenti sul nostro territorio che ne ha un drammatico bisogno. Per quanto ci riguarda, confortati anche dalle conclusioni della Corte dei Conti, continueremo nel nostro lavoro intensificando il nostro impegno a favore dei cittadini sanniti”.

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