AVERSA – L’imparzialità di un presidente del Consiglio Comunale non la si vede certamente dal fatto che prende parte alla votazione delle commissioni.” Queste le parole del Consigliere Comunale Salvino Cella in merito alla querelle che ha coinvolto il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Stabile.
E continua Cella: “Nel consiglio comunale di ieri Peppe Stabile ha ben impostato i lavori facendo sì che l’assise si svolgesse in modo corretto e democratico. L’imparzialità di un presidente, ritengo, che non si possa desumere dal prendere parte o meno alle votazioni. Anzi, da consigliere comunale, è giusto che esprima il proprio voto”. E conclude il leader dell’opposizione: “Valuteremo il Presidente Stabile nel corso dei prossimi consigli comunali, quando discuteremo di mozioni ed interrogazioni. Fino ad oggi, in ogni caso, nulla da eccepire”. Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere Pasquale Morra. “In consiglio comunale Il Sindaco, così come il Presidente del Consiglio hanno diritto al voto. Solo gli assessori non possono votare. L’atteggiamento di Stabile, quindi, è stato a rigor di regola, con il suo atteggiamento imparziale. Attaccarsi, poi, sul discorso di eventuale ‘colpa’ mi sembra superfluo, in quanto sembra che una parte voglia appigliarsi a cose campate in aria. Nel merito del problema politico della maggioranza, poi, non entro nel merito”. Per Raffaele Marino, consigliere comunale del Nuovo Psi, “Ben ha fatto il Presidente del Consiglio a prendere parte alle votazioni delle commissioni consiliari. L’imparzialità, invece, il Presidente l’ha dimostrata astenendosi quando si è votato il principio in base al quale, in caso di ex equo, veniva eletto il consigliere più anziano. Le polemiche, quindi, stanno a zero. Lavoriamo tutti insieme per la Città , così come ci è stato chiesto dagli elettori che due mesi fa ci hanno dato questo mandato”. Entra nel merito della vicenda, anche il Consigliere comunale di Noi Aversani, Paolo Galluccio: “Peppe Stabile ha dimostrato una grande esperienza nel condurre il consiglio comunale. Dobbiamo capire cosa si intende per imparzialità. Se intendiamo garantire l’esercizio dei diritti dei consiglieri comunali, come intendo io, oppure se intendiamo, come invece, evidentemente è stato confuso, il non esercizio di un diritto acquisito con l’elezione, ovvero il diritto di voto. In ogni caso credo – conclude Galluccio – che Peppe Stabile con la sua esperienza ed autorevolezza non possa che fare bene all’interno di questo civico consesso”. Incalza, poi, Antonio Farinaro, esponente dell’Udc ed ex Presidente del Consiglio Comunale che ha sottolineato: “Da presidente del Consiglio Comunale non ho mai abdicato al mio ruolo primario di Consigliere Comunale. Peppe Stabile, quindi, ha ben fatto a prendere parte alle votazioni per l’elezione dei componenti delle commissioni consiliari”. E conclude il Consigliere comunale Paolo Santulli: “Ieri non mi sono accorto di alcuna situazione di imparzialità. Anche in passato i presidenti del consiglio comunali hanno sempre votato i componenti delle commissioni consiliari. Bisogna distinguere il ruolo istituzionale del Presidente del Consiglio Comunale che non nega l’elettorato attivo e passivo di cui ha diritto dalla polemica politica che è tutt’altra cosa”.