CASERTA: “La decisione della regione Campania di privatizzare l’acqua è una scelta incostituzionale ed immorale: l’acqua è uno dei diritti fondamentali dell’uomo, così come sancito dalla nostra Costituzione e ribadito dal voto di 26 milioni di italiani. Per questo motivo chiediamo, come Partito campano e Gruppo regionale, che Caldoro ritiri immediatamente la sua Legge di riordino del sistema di gestione del ciclo integrato delle acque”. E’ la posizione espressa oggi da Luigi Munno, responsabile agli Enti Locali del Pd casertano che anticipa la posizione emersa dal vertice napoletano del Partito campano. Promotore dell’incontro, il Partito provinciale casertano che ha chiesto ed ottenuto il confronto regionale sul tema. Presenti i componenti del consiglio regionale (Lello Topo, Antonio Amato e Giuseppe Russo), il segretario Campano, Assunta Tartaglione e i rappresentanti casertani (Camilla Sgambato, Lucia Esposito e Raffaele Vitale). “Chiediamo- continua Munno- che la Giunta regionale cancelli la sua legge di riforma che mortifica un intero territorio, quello casertano, e offende la volontà dei milioni di italiani che si sono espressi affinché l’acqua resti un bene pubblico a gestione pubblica. “Così come ha sostenuto il Governo- continua l’esponente PD- la Regione ha stravolto l’assetto delle competenze in materia di servizio idrico scegliendo di affidare gli impianti regionali a gestori da individuare con decreto del presidente. Ipotesi ancora più grave se si considera l’istituzione di una “struttura di missione” che dovrà occuparsi di tariffe, concessioni e fondi. Un’inutile doppione-. sostiene Munno- visto che non è venuta meno, così come ha sostenuto il Governo qualche giorno fa, la competenza dei Comuni in materia di regolazione, controllo e vigilanza del servizio idrico integrato». “Il collegato alla finanziaria presentato da questa amministrazione regionale- conclude Munno- tradisce il volere dei cittadini e ridimensiona fortemente il ruolo del Consiglio regionale ridotto a mero uditore e non più organo di direzione e scelta politica”.

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