«Sono profondamente convinto che la realizzazione dell’aeroporto di Grazzanise va non solo nella direzione di dare lavoro e slancio nel settore dei trasporti, ma soprattutto di permettere al territorio casertano di essere competitivo, attrattivo verso investitori nazionali e stranieri, di avere un ruolo importante all’interno della Regione Campania e di sfuggire al destino di diventare parte integrante dell’area metropolitana di Napoli senza avere nessuna identità se non quello di territorio di scarico di tutte le eccedenze della metropoli». E’ netta la posizione del consigliere di Noi Sud Vincenzo Santangelo all’indomani del consiglio provinciale in cui si è discusso di aeroporto alla luce della volontà del governo di cancellare un’opera strategica come lo scalo casertano.
«A distanza di circa due anni dalla competizione elettorale assistiamo al ripetersi dei riti della politica che non sembra capace di guardare oltre se stessa mentre il territorio è in preda ad una crisi grave che si acuisce sempre di più. E’ dal 1938 che si discute sulla necessità di dotare la Campania di uno scalo alternativo a quello di Capodichino perché è risultato e risulta inadeguato rispetto ai continui mutamenti socio-economici della nostra Regione e, per la qual cosa, è stato individuato nella metà degli anni sessanta Grazzanise, che attualmente è Aeroporto militare – prosegue Santangelo – Oggi stiamo discutendo febbrilmente e con palpabile preoccupazione di questo argomento perché abbiamo avuto contezza che la realizzazione dell’Aeroporto civile di Grazzanise in luogo di quello militare non rientra tra i progetti strategici del Governo il quale inaspettatamente ha dirottato gli investimenti già destinati a Caserta agli aeroporti di Milano, Roma e Venezia tradendo così le legittime aspettative dei cittadini della Provincia di Caserta in modo particolare quelli del Basso Volturno che avevano riposto nella realizzazione dello scalo aeroportuale le proprie speranze di riscatto economico e sociale». Santangelo conclude con una serie di domande provocatorie. «Dove sono finiti i piani di fattibilità commissionati nel corso dei decenni della Regione Campania, costati fior di milioni di euro? Dove sono finiti i protocolli di intesa non ultimo quello del 2008 tra l’allora presidente della Regione Campania Antonio Bassolino con il ministro Alessandro Bianchi che prevedeva la realizzazione del nuovo aeroporto di Grazzanise, per consentire la delocalizzazione del traffico aereo in eccesso dell’aeroporto di Capodichino, creando un sistema aereoportuale integrato che doveva comprendere anche l’aeroporto di Salerno-Pontecagnano? – tuona l’esponente di Noi Sud – Dove è finito l’accordo firmato nel luglio 2009 tra ENAC, il presidente della Regione Campania ed il ministro delle infrastrutture e dei trasporti per affidare a Gesac la realizzazione e la gestione del nuovo aeroporto?».