CESA – “Il sindaco Liguori può incantare, con le sue belle parole e con i suoi colpi di teatro, gli uomini della maggioranza ma non noi dell’opposizione”. Il segretario del circolo Pd Enzo Guida, consigliere comunale di minoranza del gruppo Progetto Democratico per Cesa, replica alle parole del sindaco Liguori.
“La verità è che le lettere inviate alla Provincia di Caserta erano una simulazione, un modo per precostituirsi un alibi, quindi parole, chiacchiere, da utilizzare al momento opportuno”.
“La verità è un’altra – afferma Enzo Guida – la Provincia di Caserta ha deciso di lasciare Cesa, spostando la succursale in un edificio ad Aversa per il quale pagherà un canone di locazione. Quello stesso canone che la Provincia avrebbe negato a Cesa”.
“Perché quindi la Provincia ha deciso di pagare altrove e non a Cesa? Eppure Liguori è vicino all’Udc, lo stesso partito del presidente della Provincia Zinzi. In maggioranza ci sono 2 autorevoli esponenti che sono dell’Udc. L’accordo tra il movimento Cesa al Centro e l’Udc locale lo ha siglato il sindaco di S. Arpino nonché consigliere provinciale proprio dell’UDC Eugenio di Santo. Probabilmente, al di la delle lettere, il sindaco Liguori non si è scomodato più di tanto e non ha fatto nemmeno una telefonata a Zinzi o a Di Santo, per perorare la “causa” Alberghiero”.
Ed ancora il consigliere di minoranza chiede: “Dopo le lettere, vi siete mai incontrati? Avete mai avviato una trattativa seria tra Comune e Provincia?. Se non c’è stato nulla di tutto questo è lecito pensare che la Provincia ha voluto “punire” l’atteggiamento di Liguori”.
“Del resto – aggiunge – presso l’amministrazione provinciale non hanno l’anello al naso. Non si può chiedere un contribuito alla Provincia di 15 mila euro l’anno per il trasporto scolastico e contestualmente annunciare che il servizio sarà eliminato”.
“Resta la domanda di fondo, perché la Provincia ha deciso di pagare il canone ad Aversa e non a Cesa, nonostante la vicinanza politica tra la maggioranza di Liguori ed il presidente Zinzi ed il consigliere Di Santo?”.
“Ricordo al sindaco– conclude Guida – che quando in consiglio comunale è venuto ad illustrare le linee programmatiche e fece cenno alla questione delle lettere inviate alla Provincia, avvisai che non sarebbe bastato. La convenzione poteva essere modificata ma ci doveva essere un tavolo di concertazione che evidentemente non c’è stato. Evidentemente le chiacchiere appartengono ad altri e non alla minoranza”.