Alife- Quattro delibere in quasi due mesi e mezzo. E’ la “produttività” dell’esecutivo guidato dal sindaco Giuseppe Avecone nel 2015. Naturalmente è solo un indicatore, parziale, del rendimento totale della macchina comunale ma certo la giunta-organo esecutivo e propulsore- ne è, o dovrebbe essere, il motore che, invece, non va a pieni giri. La ragione è intuibile e si trascina da tempo : è il braccio di ferro tra forza Italia ed il Pd o meglio i suoi esponenti in amministrazione . Gli azzurri berlusconiani non hanno mai ingoiato il boccone amaro della nomina di Alfonso Santagata(PD), riportato in giunta dopo le dimissioni di Pasqualino Sasso (F.I). I rappresentanti locali del partito di cui è commissario il matesino Carlo Sarro ne rivendicano la titolarità: in giunta sono in minoranza o comunque lamentano uno squilibrio di numeri . Una conferma ? Guarda caso le presenze/ assenze in giunta confermano questo stato di difficoltà relazionale sul piano politico amministrativo : quando è presente Marco Bergami( unica delibera cui ha partecipato, nel 2015, quella relativa al progetto finanziato dal Gal per il centro aggregativo da realizzare presso l’ex macello), risulta assente il vicesindaco di F.I. Enrico Palmieri). Nelle altre delibere in cui è stato presente il vicesindaco, l’assessore Bergamin (PD) invece risulta assente. Chissà fino a quando.
Michele Martuscelli