Alife- La Tares rimane. O la Tarsu non resuscitata. Mettetela come volte : la frittata non cambia. Il tentativo dell’opposizione di archiviarla non ha avuto effetto. Tra tares e tarsu è stata battaglia… titanica in consiglio comunale ad Alife su argomenti, richiesti da tempo ed un iter travagliato, dal gruppo di minoranza ed alla seduta convocata dal sindaco,Giuseppe Avecone. Aula molto affollata a riprova che i temi erano molto sentiti. Seduta, molto tesa, con le due tesi di maggioranza( il tentativo di mediazione di Venditti, poi caduto a vuoto, dopo la ripresa dei lavori) e della minoranza che si sono fronteggiate. All’ordine del giorno, in sostanza, il ritorno alla tariffe tarsu, pur con misure(sanatoria-definizione agevolata delle tasse o regolarizzazione senza sanzioni dal 2008 al 2011) per far fronte al mancato gettito e comunque la permanenza del piano finanziario della tares( misure, le prime, contestate fortemente dalla maggioranza). Da notare l’assenza di Marco Bergamin e dell’ex vice sindaco Giulio Riccio(ingiustificati stando al blog ufficiale del sindaco). Ad illustrare la posizione dell’opposizione il capogruppo Gianfranco Di Caprio che ad avvio del suo intervento ha lamentato la mancata affissione di avvisi pubblici per informare la cittadinanza sulla convocazione del consiglio : abolire il regolamento tares, salvo l’aumento obbligatorio dello 0,30 euro per metro quadrato , approvato a fine novembre a pochi giorni dall’incombenza del preventivo e ripristinare la vecchia tassazione unitamente ad un regolamento sulla sanatoria-condono(il titolo dell’argomento così recitava) per i contribuenti che non hanno pagato e meno di quanto dovuto(così è congegnato il dispositivo anti-tares) .La proposta in tal senso ha incontrato- ha spiegato Di Caprio applaudito in parte dei suti interventi – il parere negativo del responsabile dell’area tecnico-finanziaria, ClaudioAccarino e del revisore dei conti (quest’ultimo sulla scorta dello “stop” del dirigente del settore finanziario). L’opposizione per bypassare e superare i due pareri negativi(“obbligatori ma non vincolanti”) ha presentato una nuova proposta( “si cambiamo sempre le cose in corso” ha replicato brevemente il sindaco dopo aver richiamato il parere negativo anche del revisore) o meglio una proposta emendativa da sottoporre all’esame del consiglio(organo di indirizzo e controllo) ed alla decisione del consiglio ai sensi del testo unico. Proposta tecnicamente possibile dopo aver interpellato anche il segretario comunale. Si è entrato nel vivo con la lettura dei testi e le prime scintille con l’assessore Angelo Giammatteo che avanzava il dubbio di nuove tasse per coprire il mancato gettito della abrogazione della tares(“no! Vogliamo far pagare a chi non paga” ha rintuzzato Di Caprio che sintetizza l’impostazione del problema ). “Con quali nuove risorse? ” riproponeva con forza l’interrogativo il sindaco Avecone che, prima, svolgeva una cronistoria della vicenda che ha portato al consiglio su richiesta della minoranza respingendo le accuse di boicottaggio e bacchettando l’abbandono dell’aula nel precedente consiglio in tema di autorizzazione ad un progetto intercomunale nel campo turistico culturale(poco più di 2 milioni di euro), per il pretesto del mancato inserimento degli argomento esaminati, poi, nel consiglio del 5 aprile ma soprattutto accusava la minoranza di aver speculato sulla vicenda della tares a cominciare dai manifesti di fine anno(“ diffamazioni da manifesti da bar”) e diffondendo il messaggio di riduzione delle tasse ma senza indicare come e con quali risorse. “quello del passaggio alla tarsu è pieno di difficoltà” ha detto il sindaco ricordando l’incertezza legislativa, per i comuni, nei mesi in materia da parte del governo. Ma Avecone è ritornato su un’altra vicenda connessa che ha tenuto banco nei mesi scorsi il braccio di ferro con l’impresa concessionaria dei tributi ed il contenzioso legale con ricorsi al tar per “riportare in house ( cioè eliminando il gestore esterno di riscossione e quindi nella sfera comunale ndr) e ridare nuova vita fiscale al comune di Alife. Il punto-chiave sottolineato con forza dal sindaco è stato quello relativo ai due pareri negativi : ” voi che parlate di legalità avete l’indecenza di portare in aula provvedimenti con pareri sfavorevoli”. E’ a questo punto che il dibattitto si infiammava con il consigliere Cirioli che mostrava un fascicolo di fogli con i dati sugli incroci tra catasto e contribuenti iscritti :”facciamo pagare le tasse a quelli che non pagano” dichiarava indirizzato ai banchi della maggioranza, rendendo noto al pubblico di interrogazioni a cui la maggioranza non ha risposto e di note della concessionaria in cui si manifestavo problemi di danno erariale(“ti risponderò quando impari l’educazione” replica il sindaco ricordando gli atti attivati verso la Publialifana e gli avvisi di accertamenti per stanare gli evasori parziali o totali. In questa fase interveniva l’assessore Venditti che dopo aver riconosciuto la delicatezza del problema indicava la necessità di approfondire la materia. Arrivava la sospensione della seduta per pochi minuti . Ala ripresa toni ed argomenti che si incrociavano non cambiavano .Il sindaco ha parlato di riformulazioni concordate delle proposte (Venditti..) ma deciso a respingere la soluzione del condono facendo riferimento a avarie pronunce di giudici. Si è arrivati ai voti: il primo ad essere votato è stato l’argomento degli emendamenti alle proposte depositate con la maggioranza che ha votato contro e la minoranza a favore. Rimanevano in piedi le proposte originarie(senza gli emendamenti proposti da Di Caprio e gli altri consiglieri di “Insieme per Alife”) che venivano boccate all’unanimità sia dal gruppo di maggioranza che dall’opposizione. Circostanza che faceva dire al sindaco :” votate contro le vostre stesse proposte” con l’applauso di parte dell’uditorio. Nella strategia della minoranza- come spiegato per aggirare i pareri negativi- occorreva prima il via libera sugli emendamenti che poco prima non c’era stato.A quel punto non restava altro. Oltre alla Tares.
Michele Martuscelli
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