Alife- Da una parte una ripartenza, ma su nuove basi, senza l’aspirazione(giuridica) a quella  nuova entità chiamata Molisannio( sia pure riaffiorata in maniera sparsa ma  respinta)  e dall’altra la celebrazione di una delle più influenti, condizionanti  ed incisive  personalità espressa dall’area matesina, quella di Dante Cappello a due anni dalla morte .  Ieri e oggi per interrogarsi sul  futuro, sempre più incerto  delle aree interne. Presenti molti politici di diversa estrazione e militanza partitica  sia campani che molisani ( ex Dc  innanzitutto  ovviamente) della cosiddetta prima repubblica e rappresentanti politici  di quella fluida nata dalle sue  macerie. Un convegno come hanno spiegato gli organizzatori (associazione alto Casertano ,il comune di Alife con un ruolo molto attivo dell’ex consigliere regionale Enzo Cappello, componente dell’Arec, associazione ex consiglieri ) nato con il fine di stimolare,  provocare (“ essere trainanti come De Pandis)un confronto sulle aree  appenniniche confinanti( in primis  Campania e Molise)  ma anche  nuove metodologie di intervento per valorizzare questi  territori sui cui si sente incombere da sempre la presenza del cosiddetto Napolicentrismo e delle aree più urbanizzate per trasformarla in una sorta di macro-area destinataria di attenzione e (più) risorse anche da parte dell’Unione Europea nel nuovo ciclo di programmazione.  Obiettivo e strumentazione operativa(da costruire e definire) che è stata tracciata dal sindaco Avecone  nel suo intervento introduttivo spiegando anche l’omaggio a Dante Cappello con le numerose cariche istituzionali del politico democristiano “alla sua caparbietà per lo sviluppo e la salvaguardia dell’area matesina” come ha riconosciuto Avecone.   Tutti gli interventi, pur con spunti e considerazioni diversi ma  partendo dalle caratteristiche territoriali delle zone interne , hanno evidenziato l’opportunità ed utilità di riprendere il discorso, già oggetto di iniziative promozionali nei decenni scorsi con scarsi risultati, per drenare risorse e finanziamenti e presentare proposte interregionali per lo sviluppo economico e sociale anche alla luce del rilancio del parco nazione del Matese (versante molisano e campano oggi parco regionale con 5 comuni sanniti).  Ercole De Cesare, presidente del Gal-Alto Casertano ha ricordato le esperienze di valorizzazione dei territori rurali attuate dal gruppo di azione locale ma incentrato l’attenzione sulle origini storiche de Molisannio o meglio Samnium (“è la formula che più mi piace”) attraverso le sue vicende secolari anche di carattere istituzionale fino ai nostri giorni con la istituzione degli enti territoriali(regioni , province e comunità montane),  illustrando la complessità di fattori ma anche le relazioni problematiche :” Il Matese ci  ha unito  ma anche diviso” ha detto a causa delle difficoltà delle vie di comunicazione  imposte dal massiccio montano. La sfida è quella di valorizzare ciò che non è delocalizzabile” ha detto De Cesare ed oggi può iniziare un percorso  nuovo di rinascita e civile . “Occorre  creare un’unità economica ad un sistema frantumato” ha rivendicato l’ex consigliere regionale molisano, Gaspero Di Lisa. Tra gli interventi i consiglieri regionali campani  Lucia Esposito(PD) e  Angelo Di Costanzo(F.I.), ex parlamentare e consigliere regionale   Ugo Grippo     l’ex parlamentare progressista e  “Ulivista” Pasquale La Cerra, protagonista di accesi conflitti con la dirigenza cappelliana, l’ex  parlamentare  Mario Pepe, il parlamentare in carica  Camilla Sgambato(PD). E’ intervenuto anche il vescovo Valentino Di Cerbo. Tra le testimonianze quella del nipote e sindaco in carica di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello con un commosso ricordo della fattività dello zio.  Dopo  la prima  parte di interventi  si è svolta anche la benedizione del busto realizzato dall’artista alifano Gianni Parisi già esecutore di un’opera figurativa donata al consorzio di bonifica Sannio Alifano nella sala dedicata proprio a Cappello l’anno scorso.Presenti molti sindaci matesini.

Michele Martuscelli

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