Alife – Il comune di Alife verso il dissesto finanziario per uscire dalle difficoltà finanziarie . Era la soluzione proposta dal gruppo di minoranza “insieme per Alife. Ora è la comunicazione che i consiglieri di opposizione fanno alla città con un comunicato stampa in seguito a quanto attestato dal revisore dei conti o meglio dal parere negativo reso al rendiconto di gestione anticipato dal nostro portale giorni fa.Ecco il testo della nota dei consiglieri Gianfranco Di Caprio, Gaetano Maietti Daniela Pece e Maria –Feola : “Si dà comunicazione ai Cittadini che, in data 29 aprile 2015, il Revisore dei conti del Comune di Alife ha prodotto la Relazione sul Rendiconto 2014 con le seguenti Conclusioni:«Tenuto conto di tutto quanto esposto, rilevato e proposto si attesta la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione ma si esprime parere non favorevole per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2014 anche e soprattutto per la mancata copertura del debito fuori bilancio segnalato nell’apposita sezione e per il notevole disavanzo di bilancio superiore al debito fuori bilancio non coperto che testimonia un dissesto finanziario oramai inevitabile». Il Parere – che tiene conto anche di “inadempienze degli anni precedenti mai sanate” – dà atto alle nostre continue e ripetute azioni di Opposizione contro la gestione amministrativa dei soldi dei Cittadini che, invece, è stata fatta in questi anni. A marzo 2012, noi Consiglieri di Opposizione chiedemmo alla Maggioranza di non approvare l’allora Rendiconto 2010 (che peraltro non ci apparteneva, perché era della passata amministrazione) e di dar seguito a quella che ritenevano inevitabile dichiarazione di dissesto finanziario. Non fummo ascoltati, in quella così come in tante altre occasioni. Il nostro rammarico – ora che si presenta davvero inevitabile la strada del dissesto finanziario perché prospettata anche dal Revisore dei Conti – è che gran parte dei debiti che sono stati accumulati negli anni si sarebbe potuta evitare, ossia (per restare solo sull’anno 2014) gran parte: dei 5.500.000 di euro (oltre 10 miliardi delle vecchie lire) ottenuti a prestito dalla CDP (Cassa Depositi e Prestiti) e che dovremo restituire nei prossimi 30 anni; dei circa 3milioni di euro (circa 6 miliardi delle vecchie lire) di disavanzo risultante dal Rendiconto 2014; dei debiti fuori bilancio (la cui cifra è da definire)”.

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