SAN NICOLA LA STRADA – Il 27 dicembre scorso, la giunta comunale ha presentato lo schema di capitolato di gara per la gestione e smaltimento dei RSU. L’onere del servizio ricade interamente sui tributi pagati dai cittadini mentre sono gli amministratori i responsabili del contratto e della sua esatta applicazione

. Il servizio dato in appalto prevede: 1) Raccolta dei RSU; 2) Raccolta dei rifiuti di qualsiasi natura e provenienza giacenti sulle strade e sulle aree pubbliche; 3) Raccolta e trasporto dei rifiuti ingombranti e delle potature; 4) Pulizia manuale e meccanizzate delle strade e delle piazze con annaffiatura e disinfestazione periodiche; svuotamento dei cestini portarifiuti; 5) Pulizia dei parchi e dei giardini pubblici; 6) Pulizia delle aree di mercato; 7) Pulizia di zone interessate a manifestazioni pubbliche; 9)Rimozione delle deiezioni animali dalle strade; 10) Rimozione di carogne di animali e raccolta di siringhe abbandonate; 11) Gestione del centro di raccolta rifiuti comunale; 12) Campagna di informazione; 13) Trasporto e smaltimento dei rifiuti: 14) In aggiunta non sappiamo perché, messo in un articolo a parte ( articolo 30 del capitolato),  la pulizia dei parchi e dei giardini pubblici. Una introduzione di capitolato ideale. Poi, però,  leggendo tra le righe costatiamo diverse incongruenze nonché incomprensioni. Ad esempio  nell’articolo 2bis  dell’oggetto in affidamento, si legge che la raccolta dell’umido nel sistema porta a porta, verrà effettuato per 3 giorni a settimana, compresa la domenica. Nell’articolo 24 del capitolato, inerente le modalità di raccolta dell’umido, il terzo giorno scompare e la raccolta diventa bisettimanale. Sempre inizialmente e sempre all’articolo 2bis leggiamo  che si provvederà con frequenza di un giorno a settimana alla raccolta presso, sia per le utenze domestiche che commerciali, della carta, del vetro, della plastica e del multimateriale. Invece, poi, quando si passa all’esecuzione del servizio (art. 25) la raccolta dei rifiuti differenziabili presso le utenze domestiche magicamente scompare, restando solo quella a favore delle utenze commerciali. In aggiunta al capoverso (11) si legge che è “ allo studio dell’amministrazione comunale l’introduzione della raccolta differenziata domiciliare di alcune frazioni di rifiuti (carta, plastica, vetro), guarda caso, però, senza specificare il compenso  extra.  A A ben vedere, quindi, non è tutto oro quello che luccica, eppure su questo capitolato vi sono state varie valutazioni anche di enti sovra comunali, come  si legge nella premessa della delibera.

 

Nunzio De Pinto

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