CASERTA – E’ pari ad un disavanzo di quasi 10 milioni di euro (9.847.798, ndr) il risultato complessivo della gestione finanziaria per l’anno 2012 del Comune di Caserta, ente in dissesto dal settembre 2011. Emerge dal conto consuntivo approvato oggi  in giunta e illustrato nel corso della conferenza stampa tenuta al palazzo municipale. Ma a far sorridere il sindaco Pio Del Gaudio e la giunta è l’avanzo della gestione di competenza pari ad oltre 12 milioni di euro (12.737.248 di euro, ndr). Si tratta di soldi che devono ancora essere riscossi e che si prevede entrino in cassa nel 2013, su un totale di 57 milioni di euro di residui attivi.

“L’avanzo di 12 milioni di euro – afferma Del Gaudio – è il frutto di una gestione oculata delle finanze comunali e ci permetterà, una volta che i soldi saranno stati incassati, di poter fare degli investimenti. Caserta – prosegue il primo cittadino – è inoltre tra i primi comuni italiani ad aver approvato il consuntivo nonostante la scadenza del 30 aprile”. Al suo fianco l’assessore alle Finanze Nello Spirito, secondo cui è “stata l’Imu e le multe elevate dopo la realizzazione della zona Ztl a settembre 2012 (oltre 4 milioni di multe elevate in poco meno di 3 mesi, ndr) a dare ossigeno alle finanze del Comune. Basta pensare che dagli 8 milioni incassati con l’Ici siamo arrivati ai 25 riscossi grazie alla nuova imposta sugli immobili. Nonostante il dissesto siamo inoltre riusciti a garantire l’effettuazione di tutti i servizi per cittadini, aumentando solo di poco la tariffa per la mensa scolastica”. Preoccupa poco al momento il disavanzo complessivo, tenuto conto dell’avanzo di 12 milioni, “sempre che – dice Spirito – riusciremo a incassarli tutti. Nel 2012 per esempio attendevamo 26 milioni per il Più Europa ma ne abbiamo avuti solo 5”. Proprio lo scostamento tra le entrate previste e accertate e quelle realmente riscosse ha pesato sul disavanzo: sul fronte delle entrate tributarie, per esempio, rispetto alla previsione di oltre 74milioni di euro da riscuotere nel 2012, quelle accertate si sono attestate sui 68 milioni, ma nelle casse del Comune sono entrati otto milioni in meno (14 se si considerano le previsioni di entrata, ndr), ovvero poco più di 60 milioni di euro (60.235.915 euro, ndr); uno scostamento che riguarda anche le altre tipologie di entrata (extratributarie, contributi e trasferimenti correnti, ndr) anche se la velocità di riscossione è sensibilmente aumentata rispetto agli anni 2010 e 2011, quando in cassa e entrarono rispettivamente il 56% e il 67% di quanto accertato a fronte del 76,43% odierno. Ne è un esempio la Tarsu: su 19 milioni di entrate previste, ne sono stati incassati 12. “La società che si occupa di riscossione s(la Publiservizi, ndr) ta intensificando i controlli, nel 2013 saranno sempre di meno quelli che evaderanno” assicura Del Gaudio.

 

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