L’amministrazione comunale di Arienzo fa chiarezza sulla questione dello spostamento dei reparti del Distretto n. 13 presenti in via Camellara. “In un discorso di riduzione della spesa – si legge in una nota – nell’estate 2013 l’ASL, non volendo più sostenere i costi della struttura in via Camellara, chiese al nostro comune la disponibilità di locali comunali da utilizzare in comodato d’uso gratuito. Avendo ricevuto un diniego dal nostro comune chiese ad altri comuni il comodato gratuito, ricevendo esito positivo. A giugno 2014, appena il sindaco è venuto a conoscenza di questa situazione ha chiesto e ottenuto un incontro con l’allora direttore generale ASL Caserta Menduni e il direttore del nostro distretto Marone con i quali si era concordato di utilizzare, per recuperare la situazione, i locali del San Filippo Neri ma dopo un incontro congiunto UTC e tecnici dell’Asl sono venuti fuori problemi strutturali e i locali non sono stati utilizzabili. Subito l’amministrazione si è preoccupata di individuare una nuova sede per i locali del distretto ASL, che è stata individuata, tra i pochi locali comunali, nel plesso Caudio. La stessa, però, era soggetta a sequestro, subito è stata fatta richiesta di dissequestro e il magistrato ha inviato l’istanza di dissequestro nel mese di ottobre 2014, a seguito del quale subito è stata inviata la disponibilità dei locali all’ASL. L’architetto Di Salvo, tecnico ASL, il direttore Marone, il consigliere Francesco Crisci e l’arch. De Nuptiis nello scorso febbraio hanno effettuato un sopralluogo per valutare la possibilità, da parte dell’ASL, di utilizzare il plesso Claudio, l’esito è stato positivo. La settimana prossima il sindaco e il consigliere Crisci Francesco s’incontreranno con il dott. Gaetano Danzi, commissario straordinario ASL Caserta, e il dott. Marone per definire come procedere con i lavori per portare il maggiore numero possibile di uffici e laboratori del distretto al plesso Caudio. Dopo il ‘miracoloso salvataggio’ Giudice di Pace, cosa non riuscita a comuni come Maddaloni e Marcianise, l’amministrazione sta provando ‘a salvare’ anche il distretto sanitario nonostante il disinteresse della precedente amministrazione a garantire la presenza dei suddetti enti nel nostro comune”.