Chiusa la gara d’appalto per la realizzazione di un periodico multimediale del comune di Aversa. Il bando è stato vinto dalla Micro Media di Castellammare di Stabia, unica azienda a partecipare. L’azienda è la stessa che ha dato alle stampe il periodico di Noi Aversani, la lista civica del sindaco Giuseppe Sagliocco. La ditta napoletana è stata l’unica a partecipare, del resto i requisiti imposti dalla delibera di giunta erano abbastanza rigidi: “almeno una unità iscritta all’Albo dei giornalisti professionisti (l’albo dei giornalisti professionisti non esiste, esiste l’elenco ndr)e aver prodotto bollettini di informazione in almeno IO Enti Locali. La scelta di Sagliocco ha suscitato un vespaio di polemiche. Contro si sono schierati l’associazione aversana della stampa e i consiglieri comunali di opposizione”.
Ecco la nota dei consiglieri d’opposizione: “In primo luogo – avevano evidenziato Della Valle, Dello Vicario, Galluccio, Lama, De Crisotfaro, Bisceglia e Galluccio P. – la materia della disciplina di uno strumento di comunicazione istituzionale è materia di competenza del consiglio comunale. Infatti il “periodico multimediale” non è altro che una versione informatica di ciò che il vigente Statuto del Comune di Aversa definisce “bollettino comunale”, con il semplice mutamento del supporto da cartaceo a multimediale. Il vigente Statuto del Comune di Aversa prevede, infatti, all’articolo 11 ad oggetto “Diritto all’informazione”, l’istituzione di un bollettino comunale per rendere esecutivo il diritto all’informazione che recita nel modo seguente: “Il Comune riconosce nell’informazione la condizione essenziale per assicurare la partecipazione dei cittadini alla vita sociale e politica e a tal fine istituisce il Bollettino Ufficiale del Comune di Aversa”.
I l successivo articolo 14 dello statuto, ad oggetto “bollettino ufficiale del Comune di Aversa” prevede che venga disciplinato con apposito regolamento adottato dal consiglio comunale e fino ad oggi non ancora adottato, disciplinando in via preventiva gli argomenti che deve trattare il bollettino. La regolamentazione statutaria adottata da vari Enti, compreso il Comune di Aversa, in materia di edizione di un bollettino comunale risponde ad esigenze di garanzia del normale democratico funzionamento di un’istituzione. Se lo Statuto comunale, all’art. 14, ha assoggettato il bollettino comunale alla preventiva adozione di un regolamento di competenza del Consiglio comunale vi è u na specifica ratio: garantire che tale importante strumento di comunicazione non sia un “instrumentum regni” in mano alla maggioranza ed al sindaco pro tempore ma un reale mezzo di comunicazione di pubblico interesse e, in quanto tale, assoggettato a specifiche regole preventivamente stabilite e altrettanto opportuni strumenti di controllo e garanzia. Nulla di tutto questo è previsto negli atti di gara adottati da Dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale nella qualità di Dirigente Responsabile Unico del procedimento. Detti atti, vanno in direzione antitetica alle previsioni statutarie. L’articolo 3, penultimo periodo, del Capitolato speciale di appalto prevede infatti “Prima della pubblicazione del primo numero, l’affidatario è obbligato ad effettuare un incontro preliminare con l’Amministrazione anche allo scopo di definire la impostazione grafica del periodico multimediale ed è sempre tenuto ad effettuare incontri ogni qualvolta l’Ente ne ravvisi l’esigenza”.
In altri termini il gestore di tale importante strumento è fiduciario diretto del Governo cittadino e della sua maggioranza politica e non deve rispondere se non ad esso senza rispettare gli obblighi informativi previsti dall’art. 14 dello Statuto che rispondono a precisi fini di trasparenza amministrativa. Dalla delibera di giunta si può anche evincere una discutibile interpretazione di tale strumento, che risulta una mezzo di comunicazione tra il vertice politico dell’Ente e la città tale da confermare che detto strumento è inteso come uno strumento della parte politica che amministra a discapito delle minoranze. Si pone inoltre all’attenzione che il Comune di Aversa manca di un regolamento comunale per la disciplina e la gestione delle attività di sponsorizzazioni. Inoltre se si legge la delibera cosi come allegata si evince che tale servizio non è altro che un esternalizzazione del servizio di comunicazione e, quale ulteriore profilo di illegittimità, si evidenzia che la decisione sull’esternalizzazione dei servizi è di competenza del Consiglio comunale, cosi come previsto dall’articolo 22 comma 3 del nostro Statuto Comunale. Inoltre il Comune di Aversa è già dotato di un ufficio stampa con personale addetto e di un sito internet che viene aggiornato quotidianamente per tutte le notizie relative a gare ,appalti, delibere, determine, manifestazioni cosi come si evidenza da immagine della home page del sito istituzione del Comune di Aversa. Infine la Giunta nella delibera n. 322 del 30 agosto 2013 definisce alcuni parametri molto discutibili e limitativi delle società possono partecipare alla procedura. In primo luogo l’obbligo di disporre di almeno un’unità iscritta all’albo dei giornalisti professionisti mentre quando la legge consente anche ai giornalisti pubblicisti di poter dirigere una testata giornalistica. Un altro parametro discriminatorio se non espulsivo come requisito è che la società debba aver prodotto almeno bollettini di informazione in almeno dieci Enti locali. Basta svolgere un’agevole ricerca su internet che di tali società se ne contano forse su una mano sola se non con un solo dito”.