La commissione trasparenza del comune di Aversa sta travisando “il suo ruolo primario, la stessa è diventata una commissione ‘inquisitoria’ e che non si attiene al dato formale a monitorare se gli obiettivi del Consiglio sono stati attuati, ma per converso passa al setaccio solo pratiche edilizie valutando il dato tecnico scendendo nel merito delle vicende senza averne nemmeno le competenze tecniche. Questo modus procedendo è in contrasto con la ratio istitutiva della Commissione permanente di controllo e di garanzia”. E’ quanto sottolinea il capogruppo di Noi Aversani Rosario Capasso, il quale annuncia che si asterrà dal partecipare ai lavori dell’organismo consiliare fino a quando non verrà fatto “un lavoro in linea rispetto alla proiezione della sua istituzione”. Capasso specifica che la commissione dovrebbe effettuare” verifiche sull’operato della struttura burocratica onde valutare la coerenza delle attività poste in essere dagli organi competenti rispetto agli obiettivi posti dal Consiglio (ad esempio, i servizi erogati dall’Ente e la qualità degli stessi)”. Capasso pone, indirettamente, un altro problema quello dell’equilibrio tra maggioranza e opposizione, dopo il terremoto di inizio consiliatura, nelle commissioni. Che sia l’azzeramento di tutte le commissioni il reale obiettivo del capogruppo di Noi Aversani? Vedremo.

 

 

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