“Ognuno può dire ciò che vuole, e questo è il bello della democrazia. Ma ci sono dei fatti che non hanno bisogno di interpretazione”. Queste le parole dei consiglieri comunali Mimmo Palmieri, Daniele Paolo Sbano, Danila de Cristofaro, Renato Oliva, Michele Galluccio e Raffaele de Gaetano che parlano a nome di tutta la maggioranza consiliare. “I componenti del gruppo di Noi Aversani – spiegano i consiglieri comunali – hanno provato a far passare un messaggio sbagliato. La realtà è un’altra. Dopo l’azzeramento della giunta da parte del sindaco Enrico de Cristofaro il gruppo di ‘Noi Aversani’ ha cominciato ad interpretare un atteggiamento di dubbio gusto. Hanno cominciato a non rispondere al telefono e dare appuntamenti mancati. Ma l’appuntamento per loro più importante cui hanno mancato è stata la sfiducia. Si sono resi promotori, infatti, presso la segreteria di via Fermi di una raccolta firme per sfiduciare l’amministrazione de Cristofaro. Come ben ha raccontato dai media ‘Il golpe del comunista Villano’ con l’aiuto di Noi Aversani è fallito. Ma non è fallito solo il golpe. È fallito anche il loro patto con la città. In quel momento hanno tradito gli elettori, il consiglio e l’intera città. Il tutto perchè il sindaco aveva chiesto un ridimensionamento nella rappresentanza in giunta. Come se non bastasse tutto ciò, la sera prima del varo della giunta i consiglieri di Noi Aversani con il consigliere Mario Tozzi hanno chiesto (ma non ottenuto) un assessorato dell’onorevole Gianpiero Zinzi, tirato in ballo dopo aver avuto incontri con più esponenti del centro sinistra campano, per assicurarsi la tanto agognata poltrona, che oggi millantano di non avere mai preteso. Questi sono i fatti. Ma adesso siamo noi a porci una domanda: chi ha disatteso i patti? Certamente non noi, ma chi in un anno ha prima cercato di dettare i tempi dell’azione amministrativa rallentando ogni tipo di attività e poi, per una presunta ‘lesa maestà’, ha abbandonato la nave sperando che affondasse. Noi non solo non affondiamo, ma andiamo avanti ancora più motivati di prima consci di non avere più in maggioranza chi voleva solo imporsi”.

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