Eliminare gli alberi malati non è sbagliato a patto che siano sostituiti adeguatamente e sempre che siano veramente malati.

La tesi che tutti gli alberi su via Di Jasi erano in fin di vita se non è paradossale mi sembra fuor di logica. C’erano molti alberi che evidentemente erano in sofferenza e potevano rappresentare un pericolo per l’incolumità dei cittadini ma c’erano anche tante piante che erano sane e giovani abbastanza per essere spiantate e ripiantate in altro luogo. In particolare, per i prunus, presenti lungo la strada in questione, ottobre è il mese ideale per questo tipo di operazioni che non sarebbe stata neanche tanto costosa così come ha affermato il Sindaco. Con il cantiere aperto infatti l’espianto era praticamente gratuito. Una fornitura a costo zero. Bisognava solo incaricare una ditta di andarli a prendere e di ripiantarli in qualche nuovo sito. Sono stato ultimamente al parco Balsamo e al parco Grassia dove sicuramente quegli alberi potevano ben figurare visto che la vegetazione non è certo abbondante.

Non si è trattato di realizzare un risparmio ma di puro e semplice disinteresse del Sindaco verso questi temi.

Da rilievo fotografici che eseguo prima di ogni apertura di cantiere si evince con estrema certezza e precisione due elementi inconfutabili. C’erano molti alberi che potevano essere recuperati.

Via Di Jasi originariamente era dotata di 210 alberi. Nel corso degli anni molti sono stati divelti ed eliminati e solo pochi sono stati sostituiti.

Spero che alla fine dei lavori di rifacimento di questa importantissima arteria cittadina gli alberi piantati risulteranno almeno pari al numero originario.

Gino Della Valle

Consigliere comunale Aversa

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