AVERSA –  Si prospetta una lunghissima giornata di lavoro per il consiglio comunale della città di Aversa. I 24 consiglieri comunali da circa un paio d’ore hanno iniziato a confrontarsi sul bilancio di previsione predisposto dall’assessore alle finanze Guido Rossi.

Il dibattito è subito entrato nel vivo con gli interventi di Vargas (presidente della commissione bilancio), Dello Vicario, Della Valle e Paolo Galluccio. Questi ultimi tre particolarmente critici con l’impianto dato allo strumento finanziario varato dalla giunta guidata dal sindaco Sagliocco.

Nel corso della discussione sono continui gli scambi di accuse tra i consiglieri di maggioranza. Tra gli interventi molto polemici quello dell’onorevole paolo Santulli che non ha risparmiato critiche al giovane capogruppo dell’Udc Orlando De Cristofaro. Il centrista ha accusato qualche collega di maggioranza di alzare la mano dopo giochi di sguardi e Santulli ha ricordato a De Cristofaro che anche lui ha messo in atto queste pratiche.

Intanto nel corso della seduta Sagliocco e Della Valle costretti fianco a fianco, immortalati da un obiettivo che è riuscito a cogliere un particolare attimo di questa vicinanza forzata.

Sarà una vera e propria maratona anche perché sono ben 28 gli emendamenti che dovranno essere discussi in consiglio comunale. C’è poi il nodo politico legato all’Udc. Il partito di centro è ormai spaccato in due tronconi e non è va esclusa la possibilità che almeno due consiglieri comunali votino con la minoranza.

 

AGGIORNAMENTO DELLE 22,00

Il consiglio comunale di Aversa è ancora in corso il sindaco ha i numeri per approvare il bialncio: in questo momento si stanno discutendo gli emendamenti. Ne mancano 8. Fino ad ora l’unico emendamento approvato è quello presentato da Paolo Santulli per la pista di atletica. Si prospetta quindi il voto negativo al bilancio dei giovani Udc De Cristofaro e Orlando. Domani potrebbero dimettersi De Gaetano e Balivo aprendo lo spazio per un rimpasto della giunta Sagliocco.

 

 

 

 

AGGIORNAMENTO ORE 23,20

Concluso l’esame degli emendamenti (tutti bocciati tranne quello di Santulli) iniziano le dichiarazioni di voto. Il primo a prendere la parola è Orlando de Cristofaro dell’Ud che ha annunciato il voto contrario anche a nome di Augusto Bisceglia dopo la bocciatura degli emendamenti. Vargas e Palmieri intanto voteranno a favore. Come già scritto prima da domani si aprirà la crisi in giunta perché l’Udc con due soli consiglieri comunali di maggioranza non potrà avere 2 assessori.

AGGIORNAMENTO ORE 23,50

Continuano le dichiarazioni di voto in consiglio comunale ad Aversa. A parlare in questo momento è Rosario Capasso che annuncia il voto favorevole di Noi Aversani, anche se bisognerà capire come si comporterà Paolo Galluccio che fino a ieri era annoverato tra i dissidenti. Prima di lui hanno annunciato il voto negativo Michele Galluccio , Dello Vicario, Della Valle, Lama, Candida, Cella, Villano e Pandolfi. Si spacca ufficialmente anche il Pdl dove, da domattina, difficilmente potranno continuare a convivere i filosagliocchiani e gli ex An. Nella sua dichiarazione di voto Gino Della Valle ha ufficializzato il passaggio nelle fila dell’opposizione. Compatta, almeno per una volta, l’opposizione di centrosinistra.

AGGIORNAMENTO ORE 00,00

Si spacca anche Noi Avesani. Paolo Galluccio è intervenuto in dissenso con il suo capogruppo e ha annunciato il voto contrario al documento contabile. Sette minuti di intervento durante i quali con il suo stile appassionato ha ribadito tutte le critiche espresse in questi mesi al modus operandi del sindaco Sagliocco e del resto della maggioranza. Dopo Galluccio gli interventi di Marino e Santulli che hanno annunciato il voto favorevole.

 

AGGIORNAMENTO ORE 00,10

14 favorevoli e 11 contrari. Dopo quasi 14 ore di discussione il consiglio comunale di Aversa ha approvato il bilancio di previsione. Sagliocco tiene ma la maggioranza uscita dalle urne è diventata molto più risicata.

 

LA RELAZIONE DI ROSSI

Il punto di riferimento di questa Amministrazione, sin dal suo insediamento, è stata la collettività locale, con le proprie necessità e le giuste aspettative di miglioramento. Non bisogna però dimenticare che il contesto socio-economico in cui versa la pubblica amministrazione, in particolar modo quella locale, si presenta alquanto complesso e lo scenario finanziario non offre certo facili opportunità. Il clima di incertezza sulla quantificazione delle risorse disponibili, legato al periodo di transizione dell’applicazione del federalismo fiscale ed al continuo modificarsi della normativa nazionale, rende complessa la compatibilità tra i “bisogni” dei Nostri Cittadini e l’effettiva possibilità di soddisfarli con la necessità di individuare gli obiettivi strategici e prioritari nel quinquennio. Il tutto, avendo sempre presente le reali esigenze dei cittadini e, soprattutto, le limitate risorse disponibili.

Il contesto normativo di forte incertezza in tema di fiscalità locale ha indotto il Legislatore a differire i termini di approvazione del Bilancio di previsione per gli Enti Locali prima a giugno, poi a settembre ed infine (forse) al 30 novembre.

L’Amministrazione Sagliocco, per l’anno 2013, si era riproposto l’intento di approvare il Bilancio di Previsione entro i primi mesi dell’anno. Purtroppo ciò non è stato possibile, sia per i tempi previsti dalla Norma, che non consentono l’adozione del Previsionale se non dopo almeno sessanta giorni dall’approvazione in Giunta del Piano triennale delle Opere Pubbliche, (approvato con D.G.M. 87 del 15.03.2013) sia a causa della già citata incertezza sulla disponibilità delle somme rimesse dallo Stato centrale, nonché al confuso contesto normativo. L’Ente fino a tutto aprile è stato impegnato con il Decreto Salva Imprese per individuare le risorse necessarie a finanziare le Opere Pubbliche ed a individuare, prevedere e richiedere spazi, al Governo Centrale prima ed alla Regione poi, sul Patto di stabilità verticale, al fine di garantire poi l’effettiva realizzazione delle Opere senza il superamento dei vincoli del Patto stesso. È opportuno ricordare che, solo il 21 maggio scorso con il Decreto Legge n.54, lo Stato centrale ha garantito, seppur posticipata nel tempo, l’incasso dell’Imposta Municipale, sulla prima casa, la quale assicura un gettito in Entrata di quasi 2 milioni di Euro, somma essenziale a finanziare i Servizi per i Cittadini. Ricordo ancora che, fino a qualche giorno prima dell’approvazione del D.L. 54 si prospettava, addirittura, l’ipotesi della totale soppressione dell’Imposta Municipale, catapultando, di conseguenza, l’intero comparto degli Enti Locali nella più assoluta incertezza finanziaria.

Le Entrate previste per l’anno 2013, necessarie a finanziarie le spese di funzionamento dell’Ente e quelle necessarie ad assicurare i servizi ai cittadini sono rappresentate principalmente da:

–       Previsione incasso IMU I casa: € 1.850.000

–       Previsione incasso IMU II casa: € 7.900.000

(bisogna evidenziare che tale previsione di incasso risulta maggiore di quella dell’anno trascorso in quanto, a partire da quest’anno, su tale entrata, non impatterà la trattenuta del 50% del gettito, attuata dallo Stato Centrale. Ciò, è però negativamente controbilanciato da una riduzione delle somme garantite dallo Stato Centrale attraverso il Fondo di solidarietà e dalle altre rimesse dirette dello Stato).

–       Previsione di incasso da TOSAP €   391.000

–       Previsione di incasso da tassa sulla Pubblicità   €   300.000

–       Previsione di incasso da pubbliche affissioni   €     30.000

–       Previsione di incasso da Ruolo 2012 per Infrazioni del codice della strada   €   180.000

–       Previsione di incasso da Sanzioni per Infrazioni del codice della strada   €   550.000

–       Previsione di incasso da Condoni    €   350.000

–       Previsione di incasso da Canoni Fiere settimanale   €   187.000

–       Previsione di incasso da Mercato ortofrutticolo   €   213.061

–       Previsione di incasso da utilizzo rete del metano          €   546.430

Le suddette Entrate finanziano le spese correnti necessarie al funzionamento dell’Ente e tra queste:

–       Spese per il Personale    € 10.228.268

–       Rate per l’ammortamento dei Mutui    €   1.942.050

–       Manutenzioni ordinarie immobili comunali ospitanti uffici €      167.000

–       Servizi Sociali ed Assistenziali €   2.194.404

L’intero servizio costa all’Amministrazione comunale somme superiori a quanto rimesso dall’ASL e dalla Regione attraverso l’ambito Socio-sanitario di competenza. Così come già fatto per l’anno 2012, l’Amministrazione Sagliocco ha sostenuto, sin dalla prima fase di programmazione, un’enorme sforzo, nel sostituirsi all’Ambito Socio-sanitario C3, sia in termini finanziari, prevedendo per molti di essi l’anticipazione dell’erogazione ai fruitori, che in termini di consistenza delle somme, prevedendo di incrementare le stesse con fondi del Bilancio comunale. L’Amministrazione comunale è molto attenta alle opportunità offerte dal POR regionale, monitora i Bandi regionali, statali e finanche europei per attingere fondi che consentirebbero attività oggi, a seguito della riduzione delle rimesse statali, non più possibili. Il Comune di Aversa, infatti, è soggetto capofila dell’Accordo di partenariato per la costituzione di una rete territoriale per le politiche di genere. Rete territoriale finanziata per Euro 200.000 dalla Regione Campania. Il progetto prevede l’erogazione di servizi di assistenza ai lavoratori dipendenti, autonomi e/o imprenditori con figli minori di anni tre e/o con familiari bisognosi di cura ed assistenza alla persona; attività di sensibilizzazione sulle tematiche delle pari opportunità e, ancora, la realizzazione, sul territorio, di interventi volti a favorire la creazione di impresa al femminile.

–       Servizio di igiene urbana € 11.893.000

(completamente finanziato dalla tassa sui rifiuti – ieri TARES che, introdotta quest’anno, prevede la copertura dei servizi di igiene maggiorati di € 0,30 per mq destinati alla copertura dei servizi indivisibili. Questo maggior introito, in un primo momento previsto per finanziare effettivamente i costi manutentivi dell’Ente Locale è stato dirottato interamente alle Casse dell’Erario).

In merito alla Tassa sui rifiuti bisogna dire che, ad Aversa, così come in tutta Italia, il D.L.201 del 06/12/2011 ha introdotto il Tributo comunale sui Rifiuti e sui Servizi, in sigla TARES. Il tributo finanzia il costo relativo alla gestione dei rifiuti urbani ed assimilati (dalla raccolta, al trasporto, fino allo smaltimento) ed i costi relativi ai servizi comunali indivisibili (come illuminazione pubblica, sicurezza, manutenzioni, ecc.).

Il costo di questi servizi sono determinati nell’ammontare dell’intero ciclo di smaltimento dei rifiuti, compreso lo spazzamento, con un costo aggiuntivo, per i summenzionati servizi indivisibili, quantificato in € 0,30 per ciascun metro quadro oggetto di TARES.

Nelle intenzioni del Legislatore, la TARES, a partire da gennaio 2013, avrebbe dovuto sostituire il vecchio tributo TARSU.

La determinazione delle tariffe TARES è condizionata dalla suddivisione dei contribuenti in due differenti macro-categorie, le utenze domestiche (abitazioni) e le utenze non domestiche. Il criterio di calcolo della copertura del costo del “servizio di igiene” tiene conto della capacità, delle suddette macro-categorie, di produrre rifiuti. Ciò, applicato al Comune di Aversa, per l’anno 2013, avrebbe determinato l’imputazione del costo del servizio di “igiene”, nella misura di circa l’80% in capo alle utenze domestiche con un aggravio notevole in capo alle famiglie aversane, in modo particolare ai nuclei familiari numerosi.

L’Amministrazione Sagliocco, a seguito della conversione nella Legge 124/2013 del DL.102/2013, avvenuta solo a fine ottobre c.a., avendo avuto l’opportunità di confermare, per l’anno 2013, il criterio adottato nel 2012 per il calcolo della TARSU, che prevedeva la suddivisione paritaria del costo del servizio di igiene tra le due macro-categorie; preso atto, attraverso simulazioni e verifiche, che il criterio di calcolo della TARES determinava un minor impatto impositivo sulle utenze domestiche, soprattutto per quelle più popolose, generalmente anche le meno abbienti; ha stabilito, con la Delibera giuntale n.423 del 30 ottobre scorso, di reintrodurre anche per l’anno 2013 la TARSU. Tale scelta è determinata anche dal fatto che la TARES, per l’anno 2014, è stata già accantonata, dal Legislatore, e sostituita da un nuovo tributo ancora in corso di definizione.

Relativamente alla mancata adozione della rateizzazione, per l’anno 2013, della Tassa sui rifiuti, bisogna dire che ciò è determinato, oltre che dalla perdurante incertezza del Legislatore che ha convertito in legge il D.L.102/2013 solo il 28 ottobre di quest’anno, anche dalla scelta dell’Amministrazione Sagliocco di rendersi autonoma nel servizio di riscossione del tributo, sino ad oggi gestita dal Concessionario Equitalia. Tale scelta è dettata dalla scadenza della Concessione ad Equitalia, prevista per il 31 dicembre 2013 che, laddove l’Amministrazione comunale avesse affidato l’emissione del ruolo al Concessionario, avrebbe determinato ulteriore caos e confusione, considerando che, in corso d’opera, lo stesso Concessionario avrebbe concluso la sua attività. Altro motivo, non meno importante, è la comprovata e ripetuta inattendibilità dimostrata da Equitalia. Il Comune di Aversa ha più volte scritto ai responsabili di Equitalia, sia nella persona del Dirigente dell’Area tributi, sia nella persona del sottoscritto, per ottenere la certificazione dei residui, afferenti la TARSU e le sanzioni da codice della strada, si è prodotta richiesta di aggiornamento delle procedure poste in essere per incassare i suddetti residui e, ancora, lo stato dell’arte della notifica dei ruoli in corso. Tali istanze sempre disattese e/o ignorate si palesano finanche, in alcuni casi, con la mancata notifica, ad oggi, del ruolo TARSU 2012 consegnato al Concessionario oltre un anno fa, da qui la decisione di internalizzare il servizio di riscossione.

Il risultato, per il secondo anno di seguito, della riduzione della TARSU, per i cittadini aversani, è determinato, oltre che alla già esposta opportunità, colta dall’Amministrazione Sagliocco, dell’adozione, anche per il 2013 della TARSU, da una serie di interventi posti in essere, sin dall’insediamento di questa Amministrazione:

–       Si è ridotto di 2/3 il costo dei sacchetti per la differenziata, passando da € 432.599,10 annui a € 131.676,42;

–       Si è ridotto di 2/3 il costo dei servizi straordinari, quali pulizie straordinarie di aree pubbliche oggetto di abbandono rifiuti passando da € 147.268,03 annui a € 50.000,00;

–       Si è ridotto il costo del canone annuo, riconosciuto alla Senesi, a seguito del mancato riconoscimento di servizi straordinari non erogati;

–       Grazie ad un maggiore smaltimento di carta e cartone il Comune ha aumentato gli introiti derivanti da tali premialità;

–       Si è invertito quello che in passato rappresentava un costo, lo smaltimento del vetro, che oggi, invece, rappresenta una risorsa, percependo un indennizzo per tonnellate di vetro raccolto;

–       Si è beneficiato di una premialità, per i livelli di differenziata raggiunta e consolidata, nell’anno 2012 di circa € 2.500.000;

–       Si è beneficiato, sempre quale contributo alla differenziata, di un maggior contributo CONAI e di un contributo MIUR, per complessivi € 426.000.

Tulle le su esposte motivazioni hanno consentito, ripeto, per il secondo anno consecutivo, la riduzione delle aliquote della TARSU applicate ai cittadini aversani e sono risultate fondamentali per compensare e contenere il maggior costo per i servizi indivisibili, incassato dall’Erario centrale, ed il maggior costo di smaltimento dei rifiuti, nella misura di circa il 30% della tariffa per tonnellata di rifiuti conferita in discarica, applicato dalla Provincia di Caserta.

Per l’anno 2013 il ruolo che verrà emesso dall’Amministrazione comunale e che inciderà nelle tasche dei cittadini sarà di € 12.488.294,23 a differenza di quello del 2012 che è stato di € 13.821.000 con un risparmio di quasi 1,5 milioni di Euro.

L’opportunità di adozione della TARSU, anche per il 2013, perseguita dalla nostra Amministrazione, congiuntamente all’opportunità di internalizzare il servizio di riscossione della stessa, anticipando gli effetti della scadenza della Concessione ad Equitalia, come vedremo, ha generato la necessità di un emendamento tecnico al Bilancio, presentato dall’Ufficio Tributi. L’emendamento, dovendo il Comune incassare l’addizionale provinciale per conto della Provincia, non avvalendosi più del Concessionario Equitalia, propone l’accensione, sia in entrata che in uscita, per lo stesso importo, delle somme di € 594.680,68.

 

La struttura del Bilancio di previsione di quest’anno, ancor più dell’anno trascorso, nella parte della spesa corrente, appare ingessata in quanto presenta un grado di rigidità sempre più elevato. Le riduzioni già apportate da questa Amministrazione, dovute all’indirizzo strategico che ci si è imposti sin dall’insediamento, alla carenza finanziaria ed anche quelle imposte dalla norma, preclude la possibilità di interventi di riduzione significativi salvo intaccare in maniera importante gli standards qualitativi di erogazione dei servizi ai cittadini. L’attuale Amministrazione, dovendo far fronte ad una sostanziosa riduzione delle rimesse dello Stato ed al rispetto dei vincoli di restrizione delle spese correnti, previste dal Patto di stabilità, ha comportato un monitoraggio anche su spese obbligatorie, essendo già ridotta al minimo la spesa discrezionale. Il Comune di Aversa, con D.G.M. del 25 luglio, dopo anni di carenza, si è dotato di un piano triennale di riduzione delle spese. Nel garantire i servizi ai cittadini, si è ancora previsto di operare sull’aumento del gettito in entrata senza però far gravare il maggior gettito sui contribuenti onesti e virtuosi. L’Ente, infatti, ha inteso applicare una manovra programmatica che consenta maggiori entrate attraverso l’accertamento e l’emersione dell’evaso e/o dell’eluso. Si è scelto di non aumentare le aliquote minime, già bloccate in fase di previsionale 2012, mantenendo invariate, ai minimi, le aliquote IMU e l’addizionale comunale IRPEF. Il Comune di Aversa si caratterizza sull’intero territorio regionale quale tra i pochi EELL che applicano aliquote IMU minime e l’addizionale comunale IRPEF allo 0.5%.

Nell’ottica della razionalizzazione della spesa, l’Amministrazione ha attivato anche un attento monitoraggio dei mutui in essere con la Cassa Depositi e Prestiti. Si è rilevata la persistenza di mutui, per i quali si pagano rate di ammortamento e quote di interessi, in parte non utilizzati derivanti da ribassi negli appalti. Tali mutui, devolvibili, hanno già concesso un’immediata liquidità, nella misura di € 271.740,25, per interventi tecnici manutentivi di opere infrastrutturali.

L’amministrazione comunale, nell’ottica di sviluppo del territorio, ha previsto, in Bilancio, per le imprese aversane, somme per alleggerire le stesse dal peso fiscale. Tali somme, seppure esigue, oggi, sono integrate dal finanziamento ministeriale concesse dal MEF sulle aree individuate quali Zone Franche Urbane. Il riconoscimento di ZFU, consentirà alle imprese aversane, in determinate aree del territorio cittadino, di beneficiare della defiscalizzazione totale e dell’esonero dei versamenti dei contributi previdenziali per un ammontare complessivo di benefici pari a € 11.500.000.

L’intero patrimonio comunale va valorizzato nella gestione. L’Amministrazione deve considerare il Patrimonio una risorsa da sfruttare meglio. Per questo motivo si è avviato un attento processo di analisi, censimento e valorizzazione dell’intero patrimonio. Bisogna risaltare le potenzialità strutturali e funzionali degli edifici e delle aree comunali presenti sul territorio fino ad arrivare, se necessario, anche a scelte coraggiose, che potrebbero prevedere la creazione di un apposito fondo immobiliare (o l’eventuale partecipazione ad uno preesistente) forme di P.P.P. per la gestione di uno o più beni o anche l’eventuale dismissione.

L’amministrazione comunale coglierà l’opportunità prevista in tema di federalismo demaniale, dal così detto Decreto del fare, in questi giorni si stanno completando le procedure per acquisire a patrimonio comunale quei beni immobili, di proprietà del demanio, insistenti sul nostro territorio. Tale opportunità consentirà, a costo zero per il nostro Ente, di arricchire il patrimonio comunale di proprietà immobiliari di pregio, utilizzabili per fini pubblici.

Il presente Documento di previsione tiene in giusto conto, le necessità finanziarie dovute all’insediamento ad Aversa del Tribunale Napoli Nord. L’Amministrazione ha previsto la copertura finanziaria delle necessità, presentate dal Ministero della Giustizia, che hanno consentito l’insediamento nella nostra Comunità di quello che sarà, prima che importante volano di sviluppo dell’intera Economia Locale, presidio di Legalità e Giustizia.

Per quanto su esposto, in considerazione del parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti, del persistere degli Equilibri di bilancio, del rispetto del Patto di stabilità, invito il Consiglio tutto ad approvare il Bilancio di previsione 2013 del nostro Comune con i relativi allegati.

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