“Le forze politiche di centrosinistra sono disponibili a cogliere l’invito del sindaco ad azzerare il dibattito sul destino dell’area dell’Ex Maddalena, ma ritengono fondamentale che dalle parole si passi ai fatti. Chiediamo all’amministrazione comunale, di concerto con le associazioni, la società civile e le opposizioni, di produrre un atto che metta l’area al riparo da speculazioni imprenditoriali e al servizio della collettività. Nel caso il sindaco e la maggioranza volessero continuare uno sterile confronto diserteremo i tavoli istituzionali e continueremo con la mobilitazione in città”. Così il consigliere comunale di Sel Pasquale Pandolfi all’indomani dell’incontro istituzionale convocato dal sindaco per individuare un’idea strategica in grado di riqualificare il complesso della Maddalena. “Siamo ben consci – continua Pandolfi – che l’area non è di proprietà del comune per cui la decisione finale toccherà alla Asl e quindi alla Regione, ma possiamo, senza timore, dare un indirizzo chiaro con il redigendo piano urbanistico comunale”. A rappresentare le forze d’opposizione all’incontro, svolto ieri in aula consiliare, c’era anche la presidente del circolo cittadino del Pd Elena Caterino. “Forse la parola speculazione – ha commentato – ha dato fastidio a qualcuno. Noi non parliamo di speculazione politica, ma di quella imprenditoriale per cui riteniamo che la priorità debba essere la modifica dell’articolo 56 del capitolo XXI del Prg che al punto 7 prevede la possibilità di costruire parcheggi multipiano con attività commerciali al piano terra. Questo punto è di grande preoccupazione perché, senza giri di parole, può assumere il ruolo funzionale di ‘ cavallo di troia’ ”. Per Pandolfi e Caterino c’è poi una questione aperta con l’Asl. “L’azienda sanitaria – commentano all’unisono – dovrebbe chiarire se ha fatto fare una stima del valore dell’area, fermo restando, per noi, il valore inestimabile dell’intero complesso. Inoltre, anche in base all’articolo 3 comma 5 della legge 724 del 1994, vorremmo capire se è stato chiesto al Comune di Aversa di esercitare il diritto di prelazione”. Sul piano concreto, infine, sono rimasti anche i Giovani Democratici che, attraverso Federico Panarella, hanno chiesto al Comune di permettere alle associazioni e alla società civile di curare il verde pubblico. “Premesso che anche pochi alberi (quelli presenti nella proprietà comunale del padiglione Leonardo Bianchi) – commenta Panarella- rappresentano una risorsa da tutelare ci farebbe piacere che l’amministrazione si facesse portavoce presso l’Asl di questo progetto che potrebbe trasformare un grande polmone verde abbandonato nella più grande area adibita a orti urbani”. “L’indirizzo dato dalle forze di centrosinistra – conclude il consigliere comunale del Pd Marco Villano – è chiaro. La Maddalena deve essere di proprietà pubblica e un valore aggiunto per l’intera città che stritolata dal cemento ha bisogno di infrastrutture e servizi per la collettività. Il Puc può mettere al riparo l’area dagli speculatori, quindi, visto lo stato del dibattito, il vero problema è che fine abbia fatto il Puc dato che da oltre due anni non se ne ha notizia”.