“Con grande senso di responsabilità nei confronti dei cittadini e delle istituzioni abbiamo scelto di restare in aula garantendo l’avvio del consiglio comunale con all’ordine del giorno il bilancio di previsione ma, data l’importanza dell’argomento da affrontare, non potevamo essere noi quattro consiglieri di centrosinistra a mantenere il numero legale a tempo indeterminato. Avevamo dato un tempo limite, oltre il quale la maggioranza di centrodestra doveva assumersi le proprie responsabilità”. Lo comunicano in una nota i consiglieri comunali di centrosinistra Salvino Cella, Salvatore Candida, Marco Villano e Pasquale Pandolfi per spiegare quanto accaduto stamattina nell’aula consiliare. “L’approvazione, peraltro già fuori tempo massimo, del bilancio di previsione doveva rappresentare una priorità assoluta per chi amministra la città. Invece, ci siamo trovati di fronte ad un sindaco che ha preferito partecipare ad una trasmissione televisiva piuttosto che garantire il numero legale, nonostante sapesse bene, alla luce dell’assenza annunciata di Paolo Santulli, che la sua presenza sarebbe stata determinante per lo svolgimento del consiglio”. C’è poi un altro dato politico da sottolineare: “Il centrosinistra aversano ragiona in modo autonomo e non si fa dettare la linea da nessuno. In consiglio comunale abbiamo assistito a pressioni e insistenze che esulano dalla normale dialettica politica. Atteggiamenti che speriamo non si ripetano più perché lesivi del ruolo istituzionale che i cittadini ci hanno affidato”.












