Nella giornata di ieri, domenica 29 marzo, la “Porta” di Italia Unica Aversa e Agro Aversano (così si chiamano le assemblee cittadine del partito fondato da Corrado Passera), ha portato tra i cittadini le prime tre proposte programmatiche -in aiuto di contribuenti, famiglie e imprese- per far ripartire la ripresa economica del Paese. Si tratta del primo pacchetto delle oltre 200 proposte contenute nel programma politico del partito Italia Unica, che sta muovendo i primi passi anche in Terra di Lavoro, anche forte del riconoscimento ottenuto con la nomina dell’avvocato aversano Luigi Massa a componente della Direzione Nazionale e Responsabile nazionale per la Giustizia. Italia Unica Aversa e Agro Aversano, con gli iscritti e i volontari, coordinati dai dirigenti locali Luciano Costanzo, Clemente Cipresso e Ciro Ramaschiello, si è ritrovata in piazza per una delle due giornate dedicate all’ascolto del territorio e per illustrare e spiegare visione del partito e il primo pacchetto di proposte mobilitanti su cui è in corso la raccolta firme. La manifestazione ha suscitato interesse e curiosità, soprattutto tra i più giovani, riuscendo a coinvolgere molti anche per l’azione che, nel prossimo futuro, vedrà Italia Unica impegnarsi sempre di più per il territorio. Le tre proposte prevedono il dimezzamento delle tasse per le imprese, la restituzione del 50% dell’ Iva a chi paga con il bancomat e il ‘bonus bambino’ di 5.000 euro netti l’ anno da destinare alle famiglie per ogni bambino fino ai cinque anni di età. Italia Unica sottoporrà -nelle prossime settimane- le proposte e le firme al Parlamento e al Governo, sul modello di importanti organizzazioni non governative internazionali. Bonus bambino di 5.000 euro netti l’anno, che le famiglie ricevono per ogni bambino fino ai cinque anni di età. L’obiettivo è riportare il tasso di natalità italiano ai livelli europei e mettere tutte le famiglie in condizione di fare figli. Restituire il 50% dell’IVA ai consumatori che scelgono di fare acquisti con sistemi di pagamento elettronici, come bancomat e carte di credito: un assegno trimestrale pari al 50% dell’IVA versata sugli acquisti ad aliquota ordinaria sotto i 1.000 euro. Basterà fornire al fisco le ricevute dei pagamenti elettronici effettuati: scontrino parlante e ricevuta POS. Dimezzare le tasse sulle imprese, l’IRES, l’imposta sul reddito delle imprese, portando l’aliquota dall’attuale 27,5% al 13,75%, pari ad un taglio netto di circa 17,5 miliardi di euro di tasse. E’ una ricetta formidabile per alleggerire il peso del fisco sulle imprese, incentivare la creazione di posti di lavoro, attrarre investimenti e combattere l’evasione fiscale.