Un’assemblea nella sala Caianiello di Aversa per ufficializzare le possibili intenzioni di continuità di impegno e di lotta del “Comitato del No Sociale di Aversa”, aprendo il dibattito verso un più largo coordinamento insieme alle realtà similari di tutto il territorio circostante dell’agro aversano e da Giugliano alla zona Atellana.
Abbiamo ribadito le ragioni che portarono a costituire il Comitato con organizzazioni sindacali, politiche e singoli militanti per l’appuntamento referendario ma con l’obiettivo di discutere gli stessi quesiti ed altri anche oltre l’appuntamento stesso.
Ad oggi, cogliamo la sfacciata continuità anti popolare dell’attuale governo, denunciata da tutti gli interventi nell’assemblea organizzata, dove è stato analizzato il voto sia locale e sia in tutto il Paese, come espressione di resistenza alle contro-riforme volute dall’Unione Europea e dai poteri forti.
Il dibattito svoltosi a più voci ha indicato la necessità di cogliere la spinta dal basso per collegare un aggregato sodale e per canalizzare quelle forze nella direzione di un forum che organizzi approfondimenti ed analisi , oltre che la composizione di una rete sociale che miri soprattutto a tessere il rapporto con i settori subalterni intercettati nella campagna referendaria, ma ancora esclusi dai processi decisionali e nei dibattiti quotidiani sul territorio!
Per staccarci dalla dialettica basata sul “NO” e porre le basi possibili a costruire un “Si” che parli di alternativa reale, che ricostruendo e rafforzando soprattutto quei luoghi di relazioni sociali e confronto politico, diano l’ ossigeno alla vita politica quotidiana: a partire dalla difesa di spazi sociali come la Maddalena fino a promuovere le battaglie ambientali, e tutti gli altri momenti di mobilitazioni organizzate generali come la posizione contro il Jobs Act, per la difesa della casa e dell’acqua pubblica e di tutti i servizi sociali, che sostenga la creazione di un Osservatorio sulla Scuola Pubblica, fino a rendere necessaria la critica alle guerre imperialiste.
La riuscita di continuità politica su questi obiettivi iniziali darà la risposta a quella che è stata chiamata Rete Sociale 4.12