E’ finita in bagarre la seduta del consiglio comunale di Aversa che avrebbe dovuto approvare il bilancio di previsione. La maggioranza, vista l’assenza del sindaco Sagliocco e dell’onorevole Santulli, non è riuscita a garantire il numero legale, nonostante l’assiste dei quattro consiglieri di centrosinistra che in apertura di seduta avevano dato quindici minuti di tempo al primo cittadino per arrivare in assise.
Un tempo supplementare che non è bastato a Sagliocco per divincolarsi dalle interviste della trasmissione televisiva Mi manda Rai 3, oggi ad Aversa per discutere di sicurezza stradale, eccellenze locali e Maddalena. Allo scadere dei quindici minuti il consigliere d’opposizione Salvino Cella ha chiesto il numero legale ottenendo dal presidente Stabile un rifiuto. Il consigliere di Noi Aversani ha lasciato che l’assessore Rossi continuasse a illustrare la relazione del bilancio di previsione per qualche minuto. E’ stato a quel punto che i consiglieri dell’opposizione di centrodestra sono entrati tra il pubblico urlando e minacciando una lettera al prefetto. A quel punto Stabile, preso atto dell’assenza di metà consiglio, non ha potuto fare altro che avviare l’appello e dichiarare la seduta sciolta. Ma la tensione al terzo piano della casa comunale era già alta al momento del secondo appello quando i sette di centrodestra sono usciti dall’aula e i quattro del centrosinistra sono rimasti. “Restiamo ai nostri posti – spiegava a microfono Salvino Cello – perché il sindaco ci ha chiesto, per rispetto istituzionale, di permettere lo svolgimento di questo consiglio in attesa che lui rientrasse in comune. Noi riteniamo di dovergli dare quindici minuti perché l’approvazione del bilancio di previsione doveva essere una priorità assoluta”.
Le parole di Cella scatenavano la reazione contrariata di Paolo Galluccio, Michele Galluccio, Gianpaolo Dello Vicario, Orlando De Cristofaro, Augusto Bisceglia, Imma Lama e Gino Della Valle. Nei corridoi antistanti l’aula consiliare nasceva un acceso dibattito in cui Cella, pressato, perdeva le staffe per poi rientrare in aula e chiedere, dopo qualche minuto, il numero legale. “Abbiamo assistito ad uno spettacolo indecoroso per quest’aula – ha commentato il capogruppo di Noi Aversani Rosario Capasso – ringrazio i consiglieri comunali Villano, Cella, Candida e Pandolfi per il senso di responsabilità manifestato mantenendo il numero legale e dimostrandosi disponibili al confronto a differenza di chi ha voluto creare agitazione, non avendo nemmeno riguardo nei confronti dell’istituzione”. Dal canto suo Gianpaolo Dello Vicario, il più combattivo dei consiglieri d’opposizione ha annunciato una lettera al prefetto per il comportamento di Stabile che ha temporeggiato prima di fare l’appello che ha chiuso il consiglio. “Da persona educata – ha commentato Stabile – ho atteso che l’assessore concludesse il periodo che stava illustrando e ho fatto l’appello. E’ una questione di rispetto verso un collega”. Durissimo anche il giudizio di Sagliocco arrivato in aula verso le 11. “Una parte dell’opposizione – ha commentato – dimostra di avere scarso rispetto delle istituzioni. Da quel che apprendo dietro le quinte del consiglio ci sono state pressioni e scene inaccettabili per questo palazzo. Posso dire che è stata scritta una pagina nera della vita politica della città”.
Sagliocco ha poi tenuto anche una conferenza stampa in cui ha marcato il campo tra opposizione dialogante (il centrosinistra) e irresponsabile (il centrodestra), ribadendo che cercherà di coinvolgere quanti hanno a cuore l’interesse della città. “La maggioranza è forte e in salute – ha detto il primo cittadino – saremo pronti per assolvere il nostro compito venerdì prossimo (17). L’episodio di questa mattina serve per dimostrare alla città chi ha senso di responsabilità e chi no. Io non mi sento un sindaco a rischio. Ritengo a rischio piuttosto chi oggi continua a lavorare nel torbido cercando di generare confusione e malcontento”. Alla conferenza stampa c’erano anche Tozzi e Luciano per Forza Italia. Tozzi ha minimizzato la spaccatura dell’ultimo periodo, ricomposta soltanto ieri sera tardi alla presenza del senatore Giuliano: “Abbiamo ricordato a tutti che a metà consiliatura doveva esserci una verifica e un aggiornamento della squadra di governo”. A Luciano, invece, è toccato il compito di fare chiarezza sulla linea del partito. “Il gruppo consiliare (quella parte che si riconosce nella maggioranza ndr) è compatto e Sarro è al corrente della linea che teniamo. Tutti i colleghi mi hanno dato fiducia chiedendo che fossi io a svolgere il ruolo di coordinatore cittadino”. Per Forza Italia, però, il percorso resta tutto in salita perché le due anime sono ormai su posizione inconciliabili.
Angelo Golia