Le dimissioni dell’assessore Buondonno, delegato all’ambiente della giunta bis del sindaco di Aversa Giuseppe Sagliocco, riaprono il tavolo delle trattative di una coalizione che in poco più di due anni di amministrazione si è sgretolata fino a raggiungere una maggioranza numerica che a stento riesce a garantire l’ordinaria amministrazione. Non c’è più invece la maggioranza politica uscita dalle urne con i due leader del centrdestra casertano, Zinzi e Giuliano, messi ai margini dal primo cittadino normanno, il quale senza badare troppo ai formalismi ha accantonato chi gli ha permesso di sedere sulla poltrona di sindaco di Aversa per stringere un forte legame con l’ex presidente del Consiglio Regionale Paolo Romano e il governatore Caldoro. Le corazzate elettorali dell’Udc e di Forza Italia sono state fiaccate da una costante esclusione dai processi decisionali, provocando la spaccatura dei gruppi consiliari che oggi è sotto gli occhi di tutti. Angelo Consoli e Carlo Sarro dovranno rimettere insieme i cocci e, soprattutto il secondo, fare chiarezza sulla collocazione del partito oggi diviso tra maggioranza e opposizione. Non è una maggioranza politica quella che oggi guida la città normanna ma un gruppo di consiglieri che naviga a vista senza avere un visione globale, una prospettiva, un disegno di crescita e sviluppo, una politica culturale per la città. Una barca in balia delle onde che sono gli stati d’animo del proprio comandante. Barca che non affonda solo per l’arrivo dei fondi europei per quei progetti pianificati dalle precedenti amministrazioni. E’, pertanto, stantio e noioso il dibattito su chi dovrà sostituire il docente della facoltà di architettura ed ex delegato all’ambiente del comune normanno. Chiunque venga scelto per sedere in giunta avrà un peso specifico nelle scelte amministrative prossimo allo zero, come accaduto fino ad oggi. Il futuro assessore, in ogni caso, difficilmente arriverà dal novero di quanti oggi siedono nel civico consesso. Nessun consigliere comunale di Noi Aversani potrà essere promosso sul campo perché il primo dei non eletti è Giovanni Tirozzi che in passato non è stato tanto tenero con il primo cittadino, al pari del primo dei non eletti del Popolo della Libertà Alfonso Oliva. Sagliocco dovrà pescare tra i tecnici e chissà se dal suo cilindro non verrà estratto un tecnico che nel recente passato è stato già prestato alla politica.

Angelo Golia


 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui