Lello Marino lascia il Nuovo Psi e si dichiara indipendente. Il consigliere comunale di maggioranza dà la prima scossa al terremoto post elezioni regionali che potrebbe mandare in frantumi l’amministrazione comunale della città di Aversa guidata dal sindaco Giuseppe Sagliocco. Marino ha ufficializzato la propria decisione con una comunicazione al presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Stabile. Una decisione maturata dopo il risultato delle elezioni regionali in cui il primo cittadino non si è impegnato direttamente a sostegno dei candidati locali tra cui c’era anche Nicola Marino. L’aversano si è classificato secondo con 6400 preferenze dietro Massimo Grimaldi che è stato eletto con 10386 voti. Quasi 4000 voti di distacco che avrebbero potuto essere di meno con un sostegno maggiore nella città normanna dove l’ex consigliere provinciale ha comunque ottenuto 1722 preferenze stracciando Grimaldi e conquistato la palma di secondo più votato della città normanna. Evidentemente un dato che non ha soddisfatto a pieno i Marino. Ma la mossa di Marino potrebbe avere un effetto domino perché sono fragili gli equilibri del centrodestra normanno. Non è soddisfacente il dato di Nicla Virgilio che è stata sostenuta solo da una piccola parte della Forza Italia di maggioranza, al pari di quello di Paolo Romano del Nuovo Centrodestra. Non non bisogna dimenticare che alcuni esponenti di spicco dell’amministrazione come Stabile, Santulli e Capasso hanno sostenuto candidati del centrosinistra. Sembra inevitabile un rimpasto di giunta per far quadrare i nuovi equilibri, sempre più fragili. L’esecutivo cittadino in pratica vede un assessore per ogni consigliere comunale (Fierro, Ros, Migliaccio,  Andreozzi sono espressione di Capasso, Palmieri, Marino e Santulli), il che potrebbe portare il sindaco a cambiare nuovamente la squadra che è completata da Virgilio, Barbato e Marrandino. Bisognerà capire se Ninì Migliaccio passerà in quota sindaco (di fatto già lo è) o resterà assessore del Nuovo Psi ma senza gruppo consiliare. A molti potrebbe sembrare un dettaglio insignificante ma con la sparizione del gruppo del socialista si completa la dissoluzione dei partiti che sostennero il primo cittadino alle comunali. Nessuno al momento è tanto forte per poter dettare condizioni. Sicuramente, ancora una volta, si farà quel che deciderà il sindaco. Come accade dall’indomani della vittoria elettorale.

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