“La corda si è spezzata ma riteniamo che per il bene della città prima di qualsiasi altra opzione ci sia bisogno di riprovare a ricucire con il sindaco sulla base di un programma condiviso da tutte le forze di maggioranza”. Così commenta l’ex coordinatore cittadino di Forza Italia Luciano Luciano gli eventi politici degli ultimi giorni nella città di Aversa, dove Forza Italia, già prima delle elezioni Europee, ha aperto una crisi di maggioranza non facendo partecipare ad una seduta di consiglio comunale i due assessori Nicla Virgilio e Elia Barbato e i due consiglieri Luciano e Tozzi. Proprio Luciano in questi giorni sta giocando su più tavoli per cercare di capire se ci sono le reali condizioni per andare avanti nell’esperienza amministrativa, ossia se il sindaco è disposto realmente ad accantonare quegli atteggiamenti che fino ad oggi hanno mandato in frantumi Forza Italia e la maggioranza. Al momento Sagliocco sembra disposto ad aprire una nuova fase, del resto il risultato elettorale, seppur viziato da una serie di fattori (effetto Renzi e arresto Romano ndr) parla chiaro: il Nuovo Centrodestra è stato bocciato dall’elettorato aversano. Certo non è la prima volta che Sagliocco offre un cambio d’atteggiamento che non si è mai concretizzato, anche perché fa parte del suo dna di politico formatosi in un’altra era politica. “Se dovessimo rimanere – commenta Luciano – ancora una volta nel campo delle promesse ognuno poi sarebbe libero di fare le proprie scelte”. Come detto Luciano sta costantemente parlando con quel che resta di Forza Italia ad Aversa ma anche con i sette dissidenti. Almeno cinque con un patto per la città reale potrebbero essere pronti a tornare in maggioranza. Il dialogo, però, è appena iniziato per cui è difficile prevederne l’epilogo.

ag

 

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