Entro un mese cominceranno i lavori  di riqualificazione del Parco Pozzi ed intanto sono in itinere le fasi preparatorie all’allestimento del cantiere. Intanto da questa mattina all’ingresso del polmone naturale in via Roma campeggia un cartello che mostra come sarà il parco dopo i lavori. Nei giorni scorsi Sagliocco ha siglato un’ordinanza con la quale ha intimato ai gestori delle attrazioni ludiche di lasciare gli spazi occupati entro trenta giorni.  Sono quattro le concessioni di occupazione di suolo pubblico concesse al fine di installare giochi per bambini che di qui ad un mese dovranno lasciare il Parco Pozzi per consentire i lavori di riqualificazione all’interno del parco pubblico. Qualora i destinatari dell’ordinanza non dovessero ottemperare alla stessa, il Comune provvederà ad eseguire lo sgombero a spese degli inadempienti. I lavori di riqualificazione del Parco Pozzi hanno subito uno stop forzato, non dipeso dalla volontà dell’Amministrazione Comunale, di quasi due anni per lungaggini legate dapprima all’espletamento della gara presso la stazione unica appaltante provinciale e, successivamente per un ricorso al Tar da parte della ditta che si era piazzata al secondo posto, seguito da un appello al Consiglio di Stato da parte della società che si era aggiudicata i lavori e che in primo grado era stata soccombente. Ora, il 23 marzo prossimo è il termine ultimo per la certificazione antimafia. Subito dopo vi sarà la sottoscrizione del contratto e l’avvio dei lavori. Lavori il cui costo è di poco meno di due milioni e mezzo di euro, inseriti nelle progettazioni del Piu Europa, con finanziamenti comunitari, che daranno un volto nuovo a quello che fu dapprima ospedale militare, successivamente campo profughi per italiani di Istria e Libia e dalla visita di Giovanni Paolo II, con la due giorni di novembre 1990 in città, a parco pubblico.

 

 

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