AVERSA – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento dei consiglieri comunali di maggioranza Galluccio, Della Valle e Dello Vicario sulla pista di atletica: “ Sembra che, non siano arrivate proposte per quello che già chiamai “l’indefinito percorso amministrativo”, con il quale il Comune voleva acquisire al patrimonio un terreno per realizzare la pista di atletica.
Il modo di procedere adottato, secondo Galluccio, Della Valle e Dello Vicario è del tutto naif ed evidentemente era tanto contorto che non ha attirato nessun imprenditore o proprietario terriero.
Il fatto che questo Bando sia andato deserto dà la possibilità ai tre Consiglieri del PdL di rilanciare la loro vecchia idea, che alla luce di quello che si è verificato, può diventare una delle opzioni più accreditate da valutare.
“Crediamo che questa Amministrazione debba perseguire l’obbiettivo di valorizzare l’enorme patrimonio di costruito già esistente e non aggredire ulteriormente quel poco di territorio rimasto libero”.
Per realizzare la pista d’atletica leggera nell’area dell’ex Ospedale Santa Maria Maddalena è possibile verificare la possibilità di stipulare un accordo di programma con l’Asl, previa verifica degli spazi. L’indicato iter, peraltro, non sarebbe così lungo come dichiarato da qualcuno.
Certo è, che se ci si ostina a seguire strade che appaiono velleitarie e ambigue, il tempo passerà inesorabilmente e con scarsi risultati.
L’accordo di programma tra i due Enti potrebbe realizzarsi anche compensando l’Azienda Sanitaria con la cessione di una proprietà del Comune di Aversa.
Dopo l’OPG il Castello Aragonese, il capannone di piazza Giovanni XXIII e il complesso di San Domenico questa soluzione, avrebbe il pregio di valorizzare ed aprire alla città anche quello splendido spazio che è l’ex Manicomio facendone il secondo parco cittadino aperto e fruibile da tutti gli aversani, dove tra l’altro il Comune già è proprietario della palazzina intitolata a Leonardo Bianchi.
Ciò servirebbe ad allontanare anche ipotetiche e per il momento fantasiose voci che vorrebbero imprenditori pronti a rilevare dall’Asl, l’ex Casa dei Matti, fondata da Gioacchino Murat”.