CASERTA – Allucinante. Luigi Berlinguer, presidente della Commissione nazionale di garanzia del Pd, giustifica con dichiarazioni shock l’esclusione di alcuni candidati, vincitori delle parlamentarie, dalle liste del partito alle prossime politiche, tra cui il casertano Nicola Caputo. Prima di leggere le parole del garante(?) tenetevi forte perché vi potrebbe sorgere il dubbio di essere impazziti, ma state tranquilli i pazzi non siete voi.
Ecco cosa ha avuto il coraggio di dire Berlinguer: “La Commissione nazionale di garanzia del Partito democratico – ha esordito Berlinguer – ha voluto mantenere fermi due principi tra di loro in difficile equilibrio: da un lato quello costituzionale che si fonda sulla presunzione di innocenza del singolo e, dall’altro, quello che impone alla commissione che presiedo la tutela dell’immagine e della stessa onorabilita’ di quel grande corpo collettivo che e’ un partito di massa come il Pd. Di fronte a polveroni mediatici e a sommari processi di piazza (magari via web) che creano un irrespirabile clima di intolleranza e di generiche accuse all’intero sistema democratico – conclude Berlinguer – la Commissione di garanzia ha scelto sulla base dell’interpretazione severa di codice etico, statuto, leggi dello Stato. Questo ci ha portato a ottenere 2 rinunce volontarie e a deliberare l’esclusione, con motivazioni tra loro diverse, di tre candidati dalle liste del partito”.
Come, come? Il garante(?) nazionale del Pd non si vergogna a dichiarare che n candidato, dopo aver vinto le primarie (votato da migliaia di persone) viene estromesso dalle liste a causa di “polveroni mediatici” e di un “irrespirabile clima di intolleranza”. Abbiamo scoperto che le liste del Pd vengono decise, non solo dai pm, ma anche dagli organi di informazione. Incredibile. Agghiacciante.
Caro Berlinguer, con queste parole confermi, ancora una volta, che nella tua famiglia c’è stato un solo vero politico nonché uomo straordinario. Si chiamava Enrico.
Mario De Michele