“Sembrava un’idea accantonata e invece la Giunta comunale di Caserta con delibera del 29 settembre scorso ha deciso di riaprire la pista alla realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti in località ‘Lo Uttaro’, area inserita nel piano regionale delle bonifiche a causa di situazione ambientale particolarmente critica. Condizione alla quale bisogna aggiungere quanto sancito dalla legge regionale 14/2016 in merito al divieto di realizzare insediamenti produttivi nelle aree contaminate”. Anomalie sulle quali il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Viglione, segretario della Commissione Ambiente, ha presentato apposita interrogazione rivolta al presidente De Luca e all’assessore all’Ambiente Bonavitacola. “L’area individuata per realizzare un nuovo impianto di trattamento rifiuti – spiega Viglione – negli anni passati è stata interessata da sversamenti incontrollati di rifiuti di ogni genere, tali da produrre uno stato di inquinamento particolarmente grave di fronte al quale tempo fa oltre venti associazioni riunite in un comitato – fa notare il consigliere – richiesero la bonifica urgente dell’area manifestando la ferma contrarietà alla realizzazione di nuovi impianti che possano aggravare ulteriormente la situazione ambientale accrescendo i rischi per la salute”. “Addirittura i Consigli comunali di San Nicola la Strada e San Marco Evangelista – prosegue – hanno manifestato forti preoccupazioni per l’annunciata localizzazione dell’impianto”. “Proteste sensate – sottolinea Viglione – visto che proprio l’area dell’ex mattatoio di Caserta dove dovrebbe sorgere l’impianto rientra nella cosiddetta Area Vasta di Lo Uttaro per la quale, nonostante un piano di caratterizzazione redatto dall’Arpac e il report della società Sogesid Spa che classifica Lo Uttaro come area ‘contaminata’ non si hanno notizie in merito allo stato di avanzamento delle bonifiche di tale sito”. “In questa incertezza diventa difficile comprendere la decisione del Comune di Caserta in merito all’insediamento di un nuovo impianto che di fatto – evidenzia Viglione – potrebbe ostacolare e rendere più complesse le attività di bonifica e potenzialmente aggravare la situazione ambientale”. “Queste le perplessità raccolte dai territori interessati che hanno spinto sia noi in Consiglio regionale che i nostri rappresentanti in Senato – conclude Viglione – a chiedere ai diversi livelli istituzionali un intervento per sollecitare il Comune di Caserta a una più attenta valutazione della scelta di realizzare un impianto del genere in un sito così critico come lo Uttaro”.