“La politica, si sa, è l’arte del possibile. Ma personalmente faccio fatica a non essere deluso sul piano umano, oltre che politico, da una vicenda paradossale che mi ha lasciato un forte senso di amarezza. Oggi mi sento tradito, pugnalato da persone con le quali ho validamente collaborato per lungo tempo, condividendo un’esperienza politica che si è intrecciata con la stima e l’amicizia malriposta in persone, che, per bieco interesse personale, tenta di cancellare in un sol colpo il capitale umano e politico accumulato in anni di esperienza amministrativa premiata dalla fiducia dell’elettorato caiatino”. Commenta così l’ex sindaco di Caiazzo Stefano Giaquinto la scelta del sindaco di coinvolgere l’opposizione nella giunta. Una decisione che ha portato il sindaco ad essere espulso dal movimento civico che lo ha sostenuto alle elezioni. “In nome di quel progetto e di quell’esperienza, della comune militanza nel segno dell’efficienza amministrativa e del buon governo, ho evitato per ben due volte di porre fine all’attuale sindacatura, nonostante venissi compulsato in tal senso da fidati (ed ahimè lungimiranti) amici e collaboratori. Ma ormai è cosa fatta. Lo scempio politico ed amministrativo perpetrato ai danni dell’elettorato caiatino è sotto gli occhi tutti: da un’amministrazione che nasce geneticamente amorfa, guidata da un Sindaco ormai squalificato e sfiduciato agli occhi dei suoi stessi concittadini, non potrà venire nulla di buono. Ma non è a ciò che adesso rivolgo il mio pensiero, in quanto come amministratore ed uomo politico mi sento responsabile per il mandato conferitomi dai cittadini, elettori che esprimendo la loro chiara volontà hanno dato fiducia al progetto di “Uniti per Caiazzo”. A loro, forse tutti noi dovremmo chiedere scusa, perché in questa vicenda i veri sconfitti sono gli elettori, i cittadini di Caiazzo che hanno visto il loro voto calpestato da coloro che per tutelare interessi posti e poltrone altrove, e non certo per amore della nostra città, hanno scelto di tradire loro stessi e l’elettorato. Nonostante questa vicenda rappresenti un grave vulnus arrecato alla credibilità delle istituzioni caiatine, resto ancora convinto del progetto politico di “Uniti per Caiazzo”, ma soprattutto resto convinto del modo di fare politica, ancorato a parole quali coerenza, efficienza, concretezza, futuro e fedeltà. In nome di questi valori, a differenza di coloro che vivono arroccati nella loro torre di avorio coltivando interessi personali e trame di potere, proseguiamo nel nostro impegno concreto restando presenti e vigili alle esigenze della nostra amata collettività. Di una cosa sono certi i cittadini: il fallimento non è dovuto ad un gruppo ma un singolo soggetto, il sindaco, e se anche il nuovo gruppo, a cui va stima e affetto, dovesse fallire sarà solo e sempre a causa di un singolo soggetto. Lasciamo un patrimonio di opere già finanziante: dal recupero del centro storico al campo sportivo, dal finanziamento per la Protezione Civile allo stanziamento provinciale per la raccolta differenziata, fino all’edilizia scolastica con il recuperato finanziamento per la scuola media. Opere finanziate ed appaltate in attesa del solo inizio dei lavori, idee e progetti attraverso cui ancora una volta abbiamo dimostrato di essere attenti, pronti e capaci di recuperare i fondi necessari. A voi elettori chiedo ancora scusa, scusa per avervi chiesto di votare chi ha tradito la volontà popolare”.

 

 

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