«Finalmente la politica torna ad essere protagonista. Ringrazio la senatrice Capacchione per aver dato autorevolezza al nostro progetto e per aver illustrato in maniera così chiara quelle che sono le ragioni che ci hanno spinto a stare assieme. Da ieri c’è qualcosa di nuovo nel panorama politico casertano e di questo ringrazio sinceramente Rosaria Capacchione. Il nostro territorio ha bisogno di ripartire da alcuni punti cardine che sono il rispetto delle regole e la lotta alla criminalità. Le istituzioni devono tornare ad essere credibili agli occhi dei cittadini dopo i tanti episodi di malaffare venuti fuori e che, sul nostro territorio, hanno trovato la loro apoteosi in negativo nella vicenda dell’ospedale di Caserta». E’ il capogruppo al Comune di Caserta del Pd Franco De Michele ad illustrare quelle che sono le finalità di Rifare l’Italia, la nuova area nata all’interno del Partito democratico dopo il convegno di sabato all’hotel Europa. «La presenza del senatore Verducci, quella del giudice Magi, di sindaci di frontiera come Renato Natale di Casal di Principe e Marcello De Rosa di Casapesenna dicono che siamo dalla parte giusta – ha spiegato De Michele – in questo particolare momento storico è importante posizionarsi in maniera chiara quando si fa politica. Le commistioni, le aree grigie hanno affossato questo territorio. Noi siamo pronti ad assumerci questa responsabilità nel solco di questi due valori che devono portare, a tutti i livelli, alla formazione di una nuova classe dirigente e ad un’inversione di tendenza in termini di sviluppo per un territorio che, altrimenti, è destinato al collasso». Il capogruppo al Comune di Caserta, nel ringraziare gli intervenuti al convegno, sottolinea come una presenza così variegata e qualificata, certifichi la voglia e la necessità che c’è di politica e di rappresentanza. «Sottoscrivo a pieno quanto dichiarato da Rosaria Capacchione a proposito dell’Asi: è stato messo un vestito nuovo ad un metodo vecchio. Non possiamo permettere che un ente che dovrebbe garantire lo sviluppo e la pianificazione economica della nostra provincia venga costruito secondo logiche spartitorie – ha spiegato – così come non possiamo accettare che gli enti in generale che erogano servizi ai cittadini seguano questo principio. Il pubblico di ieri, dimostra che sono in tanti a pensarla così. Dimostra che c’è voglia di un luogo dove poter discutere dei problemi, affrontarli e risolverli. Bisogna “Rifare Caserta” partendo da questo».
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