“Il sindaco Crescente revochi immediatamente l’incarico esterno conferito all’ingegnere Ernesto Palermiti”. I consiglieri del gruppo Unione Democratica per Capodrise Filippo Topo ed Anna Maria Cipullo chiedono la revoca della nomina conferita al supertecnico esterno finito in carcere, insieme ad altri tra cui il presidente della Provincia Angelo Di Costanzo, in seguito all’inchiesta “Assopigliatutto” sul giro di mazzette ed appalti pilotati nella gestione dei rifiuti. “Palermiti – spiegano gli esponenti di Unione Democratica per Capodrise – ha ricevuto incarico per sedicimila euro per quattro mesi, dal primo settembre al 31 dicembre 2016, con l’approvazione di una variazione di bilancio in consiglio comunale. Ricordiamo a noi stessi ed ai cittadini capodrisani le polemiche durante l’assise dello scorso luglio ed il voto contrario dell’opposizione e l’astensione del consigliere di maggioranza Federico Abussi che si è rifiutato di appoggiare la propria coalizione d’appartenenza nella nomina conferita al tecnico esterno, chiamato al delicatissimo compito di redigere il Puc. In quella circostanza sono state sollevate enormi polemiche sullo spreco di soldi pubblici che potevano essere destinati ad altro, come ad esempio all’ambito C5 o a risolvere una delle tante emergenze cittadine. Ieri c’è stato, infine, l’arresto di Palermiti. Questione sulla quale il sindaco Crescente si è chiuso in un assordante silenzio, a dir poco imbarazzante. Il gruppo Unione Democratica per Capodrise chiede provvedimenti, immediati ed improrogabili, in merito, in attesa che la giustizia faccia il suo corso, restando, come sempre, fiduciosi nell’operato della magistratura”. Ma non solo la revoca immediata dell’incarico. I consiglieri Topo e Cipullo chiedono al sindaco Crescente “lumi anche sulla gestione passata e sugli atti redatti dall’ingegnere Palermiti durante la prima amministrazione guidata da Crescente”. In primis la rettifica e proroga del bando per il project financing del campo sportivo, presentato dall’Ati Italgeco Scarl (di cui è amministratore unico Salvatore Liquori, tra i promotori della campagna elettorale del sindaco Crescente) – Stigc Inspection – Consulting Srl e predisposto dalla Progeca Srl, società che si occupa di promuovere “piani di sviluppo del territorio attraverso forme di partenariato pubblico privato”, si legge sul sito dell’impresa. Comunque sia Palermiti nel febbraio 2015 ha rettificato il bando ed il disciplinare di gara precisando che “il requisito del possesso del Nulla Osta Sicurezza (Nos ndr) non è necessario ai fini della partecipazione non essendo coerente con l’oggetto della progettazione e dell’appalto”, si legge nella determina numero 5. Inoltre, come si legge nello stesso atto, Palermiti provvede “alla pubblicazione dell’errata corrige (del bando e disciplinare rettificati ndr) all’Albo Pretorio Comunale e sul sito internet del Comune” oltre a prorogare “la scadenza per la partecipazione al Bando di gara alla data del 20 febbraio 2015 e la seduta di gara al giorno 26.02.2015”. Circostanze che sono state segnalate all’Autorità Nazionale Anticorruzione e ritenute illegittime per la mancata pubblicazione delle rettifiche sulla Gazzetta Ufficiale e su due quotidiani, di cui uno nazionale, su cui, invece, era stato pubblicizzato il bando. E ancora. Nel gennaio 2015, con propria determinazione dirigenziale, l’ingegnere Palermiti ha stabilito di “avviare il procedimento di adozione della variante urbanistica al PRG vigente per la trasformazione dei suoli censiti al foglio 1 particella 159 del Catasto Terreni rientranti in ZTO E “ Area Agricola” in ZTO “F Attrezzature collettive di interesse generale”” per la realizzazione di un’isola ecologica. Insomma una situazione molto simile a quella verificatasi ad Alvignano finita al centro dell’inchiesta della magistratura, con l’isola ecologica da realizzare su un terreno agricolo. C’è poi un dato politico. Tra gli imprenditori che hanno collaborato con la giustizia figura Antonio Scialdone, tra i sostenitori di Crescente e company presente ai seggi di via Gaglione durante lo spoglio elettorale dello scorso mese di giugno. Insomma un imprenditore vicino a Crescente che, attraverso proprie denunce, collabora ad un’inchiesta giudiziaria che porta all’arresto di un tecnico, chiamato, per ben due volte, dallo stesso Crescente. Che gli equilibri di questa strana maggioranza, i cui interessi sembrano alquanto variegati, iniziano a scricchiolare? “Staremo a vedere – concludono Topo e Cipullo – ma intanto ribadiamo la richiesta a Crescente di uscire allo scoperto e revocare l’incarico al tecnico, se non per altro per l’integerrima ‘condotta morale’ sbandierata in campagna elettorale. Altrimenti, caro Crescente, hai raccontato ai capodrisani l’ennesima bugia”.
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