Su disposizioni del sindaco Eduardo Centore, tese ad incentivare il monitoraggio del territorio, a seguito di specifici controlli predisposti dal Comandante della Polizia Municipale di Capua, Carlo Ventriglia, sono state identificate delle persone resesi responsabili dell’abbandono incontrollato e dello smaltimento abusivo di rifiuti, sia urbani che speciali. Oltre a comminare le sanzioni amministrative per l’inosservanza dell’ordinanza sindacale n. 90 del 19.09.2008 (da €. 150,00 a €. 500,00), sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria i legali rappresentanti di tre aziende dopo il rinvenimento di rifiuti, derivanti dalle proprie attività, ritrovati nell’area adiacente l’isola ecologica, già sottoposta a sequestro agli inizi del mese di agosto. Per tale motivo, i responsabili del fatto, oltre che per il reato di cui all’art. 256 del D.Lgs. n. 152/2006 (T.U. Ambiente), sono stati denunciati anche per violazione dei sigilli (art. 349 c.p.). “I cittadini, – ha commentato il sindaco Eduardo Centore, – giustamente, pretendono che la città sia pulita, che Capua non sia caratterizzata dalla presenza di cumuli di immondizia e per questo spingono l’amministrazione a pretendere il regolare servizio di raccolta rifiuti. Allo stesso tempo, però, è doveroso che non siano i cittadini stessi a contribuire barbaramente a rendere Capua sporca, sversando illegalmente monnezza per strada”. Durante le attività di controllo del territorio, in via Silvagni, sono state, altresì, contestate diverse violazioni per l’inosservanza dell’ordinanza sindacale n. 23 del 06.09.2016, emessa dal primo cittadino, a carico di soggetti che erano intenti a negoziare prestazioni sessuali con delle prostitute, per le quali è prevista una sanzione amministrativa di €. 500,00. E’ doveroso precisare, inoltre, che l’area antistante l’isola ecologica, assegnata alla ditta che svolge il sevizio rifiuti, continua ad essere pervasa da immondizia perché anch’essa sottoposta a sequestro e quindi inaccessibile agli operatori ecologici.