CASTEL VOLTURNO – Il Partito Democratico di Castel Volturno invita il commissario prefettizio ad attivarsi affinché il Consorzio di bonifica del Bacino Inferiore del Volturno interrompa l’invio di cartelle esattoriali dato che l’ente non svolge da anni alcun tipo di intervento sul territorio comunale. A sostegno di tale iniziativa i democratici hanno lanciato una petizione popolare che potrà essere sottoscritta fino al 21 novembre.
“Il territorio del Comune di Castel Volturno –scrivono i democratici nella petizione – risulta inserito nel comprensorio del Consorzio di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno (d’ora in poi Consorzio). Per tale motivo, attraverso un concessionario per la riscossione, il succitato ente invia periodicamente, a ciascun proprietario di immobili civili e industriali insistenti sul territorio comunale, atti con cui esercita la pretesa di un versamento annuale a titolo di “contributo di bonifica e miglioramento fondiario”. Il presupposto della debenza contributiva sarebbe individuato nel servizio di raccolta e collettamento delle acque reflue e meteoriche attraverso i canali di bonifica e gli impianti di sollevamento di proprietà del Consorzio stesso. La misura di tale contributo è determinata in base a degli indici di beneficio stabiliti con il Piano Generale di Riparto della Contribuenza ed alla rendita catastale dell’immobile. La maggior parte dei cittadini proprietari di detti immobili civili e industriali, però, già paga il cosiddetto servizio idrico integrato svolto dalla società Volturno Multiutility SpA o, comunque, detti immobili insistono su porzioni del territorio già asservite da pubblica fognatura per la raccolta dei reflui urbani e delle acque piovane. Si viene a configurare, pertanto, una irragionevole duplicazione di pagamento per il medesimo servizio a due enti diversi avverso la quale già il legislatore ha inteso evitarne il verificarsi con specifici provvedimenti normativi”.
Un tesi che viene riconosciuta anche dai giudici a cui i cittadini sono costretti a ricorrere a causa degli avvisi di pagamento, cartelle esattoriali e ingiunzioni fiscali. “I giudici aditi, però, – recita la petizione – pur riconoscendo le ragioni dei contribuenti, usano compensare in maniera sistematica le spese di giudizio con l’effetto perverso di scoraggiare l’iniziativa dei cittadini a tutela della propria integrità patrimoniale (che comunque viene intaccata dalla mancata ripetizione delle spese processuali).
Per il Pd: “l’ente competente alla gestione dei servizi di fognatura e depurazione nell’ambito del territorio di Castel Volturno è il Comune stesso attraverso la Volturno Multiutility SpA. Se quest’ultima, nell’espletamento del servizio affidatole, dovesse utilizzare i canali e le strutture di bonifica, verrebbe ad imputarsi in capo ad essa (o del Comune) la soggezione al pagamento del contributo di bonifica. Infatti, il comma 4 dell’art.13 della succitata Legge regionale 25 Febbraio 2003, n. 4 precisa che “I soggetti gestori del servizio idrico integrato di cui alla legge regionale 21 maggio 1997, n. 14 o, sino a che questi non siano stati individuati, i comuni e gli altri enti competenti che, nell’ambito dei servizi affidati, utilizzano canali e strutture di bonifica come recapito di scarichi, anche se di acque meteoriche o depurate, provenienti da insediamenti tenuti all’obbligo di versamento della tariffa riferita al servizio di pubblica fognatura, contribuiscono, ai sensi della legge 36/1994, articolo 27 , alle spese consortili in proporzione al beneficio diretto ottenuto, mediante il versamento dei canoni stabiliti da convenzioni stipulate con i Consorzi e promosse dalla Regione.”